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‘Un punto che fa morale’: ma nell’ultimo mese solo il Benevento ha fatto peggio dei viola
Un punto che fa morale. Di sicuro una carica di autostima per la Fiorentina, che ha giocato a testa alta contro una Lazio lanciata (ma vistosamente in calo) e per la prima volta non ha perso contro una delle grandi del campionato. Il gol è arrivato solo nel recupero grazie al Var, ma la prestazione va salvata nel suo complesso soprattutto per atteggiamento, più che per qualità. Tanta confusione, del resto, al momento di ripartire in avanti. Ma il punto fa morale, anche se poca classifica. Perché la Fiorentina rimane lì, a quota 18 punti in 14 partite, undicesimo posto che stasera potrebbe diventare dodicesimo se l’Atalanta vincesse in casa contro il Benevento (cosa molto probabile).
E al di là dell’autostima, insomma, l’imperativo diventa ora tornare a vincere. Perché nonostante tutto la Fiorentina è sì undicesima (o presto dodicesima), ma a -2 dal settimo posto che può voler dire Europa. Difficile pensarci, però, se non vinci da cinque partite. L’ultima gioia, infatti, risale al 25 ottobre scorso, 3-0 al Franchi contro il Torino. Era, allora, la terza vittoria di fila che fece urlare alla continuità.
Invece, nell’ultimo mese, sono arrivati la miseria di due punti. Due pari esterni – e profondamente diversi tra loro – a Ferrara e all’Olimpico. Prima, due sconfitte a Crotone e contro la Roma. Dal settimo all’undicesimo (forse dodicesimo) posto, nel giro di quattro partite. Un bel calo, in una classifica che resta comunque corta nella ‘terra di mezzo’. Dove la Fiorentina è ancora invischiata, dopo un mese con soli due punti raccolti. Durante il quale, conti alla mano, solo il Benevento ha fatto peggio dei viola (le ha perse tutte).
Nelle ultime quattro gare, Verona e Sassuolo hanno fatto 3 punti, Genoa, Atalanta e Milan 4 punti, Spal e Chievo 5, Crotone, Udinese, Cagliari, Torino e Bologna 6. Le altre tutte da 7 punti in su. Solo il Benevento, dunque, ha fatto peggio della Fiorentina. Non un dato confortante.