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Editoriali

Un poker che fa male, la Fiorentina si prende i fischi. E la classifica è impietosa

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Troppi errori, da Jovic in giù, e lo ‘sbraco’ nel finale: un’altra goleada della Lazio al Franchi. E ora la distanza dagli obiettivi stagionali si allarga

Puoi anche fare 24 tiri (3 nello specchio), avere il 62% di possesso palla, ma quando sprechi certe occasioni il conto arriva salato. Tre-quattro volte davanti al portiere in avvio, altri errori pesanti a cavallo dell’intervallo. Due paratone di Provedel, una traversa. Ma il 4-0 al passivo in casa lascia poco spazio agli appelli. E i fischi finali della Fiesole raccontano bene il momento. Altro che l’ottimismo che il tris scozzese prometteva di far riaccendere, questa Fiorentina non riesce ad uscire dalle sabbie mobili. Perché di tali si trattano, se non riesci a scrollarti di dosso la metà classifica e a mettere in fila due risultati buoni.

UN’ALTRA GOLEADA AL PASSIVO. È finita, insomma, con un’altra goleada al Franchi della Lazio. Come l’anno scorso (0-3), poker al passivo come contro Torino e Udinese la passata stagione. Risultati che fanno male durante il percorso. E se allenatore e capitano parlano di “risultato bugiardo”, riguardando parte della prestazione e dati della partita, il risultato lascia poche attenuanti. Perché se il primo tempo finisce 2-0 per gli altri negli unici due tiri concessi, è anche a causa dei gol che Jovic e gli altri si ‘mangiano’ con impressionante regolarità. Provedel ci ha messo del suo, ma se su 24 tiri ben 21 sono andati fuori dallo specchio ci sarà un motivo. Così come se su 14 partite stagionali in 7 non riesci a segnare. Dall’altra parte invece non perdonano. La spizzata dell’ex Vecino vale il vantaggio, il taglio di Zaccagni il bis. Senza che Amrabat, Quarta e gli altri riescano ad opporre resistenza. E se Mandragora si stampa sulla traversa, Jovic e Gonzalez sprecano anche ad inizio ripresa. Poi emerge un altro tema, che come gli altri ritorna spesso fuori: i sostituti che non incidono. Gonzalez, Barak e gli altri: altro che cambio di marcia. Dall’altra parte, del resto, a subentrare è un certo Luis Alberto. Come a dire: avrà le sue responsabilità anche l’allenatore, ma forse anche il materiale a disposizione non è proprio all’altezza come qualcuno pensava.

CLASSIFICA IMPIETOSA. La Fiorentina esce tra i fischi, quindi, per la seconda volta in stagione. Con la classifica che si fa impietosa. Tredicesimo posto dietro a Salernitana e Monza, 9 punti dopo 9 giornate e una distanza con il 6° posto già di 10 punti (la Roma è a quota 19). Insomma, il gap con quelli che erano gli obiettivi stagionali (“migliorare il 7° posto”) è già parecchio ampio, mentre 6 sono i punti di distanza dall’Inter 7° (15 punti). La Lazio invece, che l’anno scorso dopo 9 giornate era addirittura dietro la Fiorentina (15 contro 14), ora è volata a +11. Numeri che lasciano i viola nelle sabbie mobili del campionato, senza riuscire a venirne fuori. Con i soliti errori davanti ed amnesie/voragini che gli altri sfruttano a meraviglia.

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