Editoriali
Un po’ più di un brodino. Punto che fa morale, ora comincia la stagione della vera Fiorentina
Il pareggio muove poco la classifica, ma per come è arrivato vale di più. Adesso due settimane di lavoro importantissime per vedere da Bergamo la vera Fiorentina di Palladino
Il punto in sé fa l’effetto del classico brodino, ma per come è arrivato vale di più per la Fiorentina. All’alba di una sosta fondamentale era importante non arrivarci con l’umore sotto i tacchi di una sconfitta interna. E c’è da dire che la squadra di Palladino ci è andata particolarmente vicina. Il primo problema sta diventando purtroppo una costante, il cui trend deve essere invertito in fretta. Al di là di un approccio migliore delle ultime uscite, il primo tempo viene costantemente regalato agli avversari. Due gol del Monza, un terzo sfiorato che avrebbe mandato all’aria i piani di rimonta. Se il tiro di Maldini deviato da Terracciano non fosse finito sul palo saremmo qui a parlare d’altro. Invece no, il calcio è anche questo. Sul corner seguente la Fiorentina l’ha riaperta con la zampata del suo trascinatore.
Sì, perché Moise Kean è proprio questo. Rinato in viola, al terzo gol stagionale dopo i due in Conference League. Lotta, sa giocare con i compagni, aiuta ed esce stremato. Anche per questo per Spalletti sarà importante, ma dopo anni di vuoto cosmico lì davanti il fantasma di Vlahovic oggi fa un po’ meno paura. Certo, intorno c’è da costruirgli – di fatto – la Fiorentina. Da martedì inizierà la stagione dei viola. Al netto dei nazionali si potrà cominciare a lavorare con tutti i nuovi innesti, specialmente quelli a centrocampo. Bel messaggio da parte di Gosens. Sembra ancora quello che spaccava le partite con la maglia dell’Atalanta.
Adesso tanto lavoro, con un briciolo di ottimismo in più per il pari in extremis. Palladino in sala stampa ha certificato come sia mancato un difensore in più dal mercato di Pradè e Goretti. A gennaio arriverà Valentini, adesso c’è bisogno di fare di necessità virtù. Perché lì dietro occore chiudere i cordoni. Quattro gol presi dai modesti magiari della Puskas Akademia, altri tre subiti contro Parma e Monza. Solo col Venezia la porta è rimasta inviolata.
E poi ci sarà da inserire Gudmundsson, fiore all’occhiello di tutto il mercato. L’islandese dovrebbe iniziare a lavorare in gruppo da questa settimana. Sulla presenza contro l’Atalanta non c’è certezza, ma anche lui deve cominciare in fretta a mettersi a disposizione.