Editoriali
Un nuovo incubo viola: coraggio Joe, Firenze lotta insieme a te!
Il malore ha colto il direttore generale viola in albergo poco prima della partita. Oggi è atteso a Milano l’arrivo dei figli, non quello di Rocco Commisso che sta seguendo la situazione in contatto telefonico con i suoi dirigenti
Il mondo viola è ripiombato nel dramma all’improvviso. Di colpo è stato come riattraversare l’inferno di sei anni fa, quando Davide Astori lasciò per sempre la sua squadra in quella maledetta notte di Udine. Stavolta il contesto è stato diverso, per tutto il pomeriggio un filo di speranza ha accompagnato racconti e ricostruzioni, ma chi ha vissuto quel dramma ci è ripiombato dentro. La notizia del malore che ha colto Joe Barone nel ritiro di Bergamo si è diffusa in città poco dopo le 16, quando il dg viola aveva già raggiunto il Pronto Soccorso del San Raffaele a bordo di un’ambulanza, arrivata in fretta e furia e ripartita a sirene spiegate. Si è parlato di un arresto cardiaco, di un’operazione alle coronarie che è tecnicamente riuscita. In serata l’unica comunicazione ufficiale della Fiorentina, che ha definito “critiche, ma stabili” le condizioni di Barone, seguito in prima persona dal Prof. Zangrillo. Un comunicato che non toglie la speranza e che rimanda alla giornata di oggi per ulteriori comunicazioni anche in seguito a quelli che saranno gli sviluppi del post operatorio.
Nel folle pomeriggio viola c’è stato tanto. La squadra sotto shock, incapace di reagire e senza la voglia di scendere in campo. Atalanta e Lega Calcio si sono dimostrate da subito collaborative, pur avendo i due club un calendario completamente pieno fino a oltre metà maggio. Ma lì per lì nessuno ci ha pensato. La partita potrebbe essere recuperata il 22 maggio. Se l’Atalanta andasse in finale di Europa League il recupero potrebbe essere fissato anche dopo la fine del campionato. Chiaro che certi equilibri siano un po’ spostati, di certo non da chiedere a gran voce la disputa della partita come accaduto a Bergamo. Quando è stato imposto il rinvio, dallo stadio si sono levati cori contro la Lega. Forse per mancanza di informazioni adeguate. Almeno lo speriamo.
Tecnico, dirigenti e squadra si sono stretti intorno al loro direttore. Qualcuno partirà per raggiungere la propria nazionale ed è rientrato in pullman al Viola Park intorno all’ora di cena. Altri sono rimasti al San Raffaele fin quando è arrivata anche Camilla, la moglie di Joe Barone. Il Dottor Pengue è rimasto sempre al suo fianco, così come Alessandro Ferrari. Daniele Pradè, uno di quelli più scossi, ha vissuto una giornata da incubo. E’ stato lui a essere chiamato da Joe Barone che chiedeva aiuto in albergo.
Immediati sono arrivati incoraggiamenti e abbracci virtuali, dal mondo del calcio e della politica. Anche e soprattutto dai tifosi viola. Le associazioni del tifo e la Curva Fiesole in prima linea, oltre a una marea di viola club che hanno affidato ai social i loro incoraggiamenti. Quegli stessi tifosi che probabilmente in passato hanno contestato a Barone una frase, una decisione, un acquisto sbagliato o un altro mancato. Tutte cose oggi passate in secondo piano. Migliaia i tifosi in apprensione in queste ore, con la speranza che la giornata di oggi possa portare buone nuove. Coraggio Joe, serve vincere la partita più difficile!