Un mese sull’onda della continuità. La Fiorentina va senza Gudmundsson e Kean

Dalla Lazio al San Gallo, cinque vittorie e un pari in un mese. Entusiasmo e autostima, Fiorentina brava a ribaltare gli svizzeri

Bastava alzare i ritmi, aumentare l’intensità, rivedere l’approccio. Dopo un primo tempo non all’altezza, la Fiorentina ribalta e stende il San Gallo centrando la seconda vittoria su altrettanti sfide nel girone unico di Conference League e allungando la striscia positiva tra campionato ed Europa. Qualche errore, alcuni brividi ma poi anche il merito di aver ripreso in mano il pallino del gioco e di non aver corso più pericoli. Così scrive La Repubblica.

SENZA DUE BIG. I viola festeggiano la vittoria (4-2) e rispondono bene anche senza Gudmundsson e Kean. L’islandese starà fuori oltre un mese, Moise invece ha viaggiato insieme alla squadra in Svizzera e punta a esserci contro la Roma per riprendersi la maglia da titolare. Il primo tempo contro gli svizzeri ha palesato le stesse difficoltà avute con il TNS: ritmi bassi, alcuni elementi un po’ arrugginiti, i meccanismi che non ingranano.

RISCOSSA. L’approccio della ripresa è di tutt’altro tenore. I viola in pochi minuti ribaltano tutto. Prima Quarta svetta e anticipa tutti trovando la terza rete stagionale e riscattandosi anche dell’errore sul gol degli avversari. Poi è Bove che illumina dalle retrovie con una verticalizzazione perfetta sulla corsa di Ikoné che vola e in diagonale batte Ati-Zigi. Il tutto in meno di dieci minuti. Altro piglio e Palladino che sorride. Per poco, però, perché gli svizzeri reagiscono e bucano Terracciano con un colpo di testa beffardo del capitano Gortler lasciato tutto solo. Palladino vuol vincerla. Richiama Bove e Adli, gestiti anche in vista della sfida contro la Roma, e inserisce Beltran e Cataldi. Su un vantaggio concesso per fallo sull’argentino a centrocampo, Sottil si invola sulla sinistra, serve Kouame che a sua volta, lucido, trova Ikoné che batte il portiere e riporta avanti i viola. Nel recupero la firma di Gosens a chiudere poi la partita. Oltre un mese di imbattibilità, di continuità, di ottimi segnali che rafforzano fiducia ed entusiasmo.