Poco più di un mese da quel maledetto 4 marzo e ciò che è riuscita a fare la Fiorentina in questo periodo ha dell’incredibile. Inaspettato, stupefacente. I giocatori e lo staff tecnico sono riusciti a trasformare la ferita, il dolore per la perdita del proprio capitano in una spinta energica. Ognuno va oltre le proprie possibilità. Basta vedere la voglia di lottare su ogni pallone che mettono i ragazzi in campo. Nessuno si risparmia. Ogni volta che un compagno è in difficoltà, subito arrivano due o più giocatori in aiuto. Ciò che unisce questo gruppo di uomini è così forte che stupisce anche la personalità che sono riusciti a tirare fuori alcuni di loro. O magari solo a ritirare fuori.
Senza dubbio c’è del merito anche nel tecnico e nelle sue qualità morali. Quel Pioli che troppo presto era stato classificato come grigio, senza guizzi. Un tecnico normale. Dissentiamo da questa descrizione. L’allenatore viola già da Moena si era caricato sulle spalle tutto il peso della rinascita insieme ad Astori e Badelj. Lo ha fatto ancora una volta. Ancora di più. Non ha sbagliato una virgola. Ogni suo intervento, ogni modo scelto per stimolare la squadra è stato giusto. Ha fatto da paravento ai suoi ragazzi. Li ha protetti. Come un buon padre di famiglia. Ecco che è merito anche suo se la Fiorentina è tornata in corsa per un posto in Europa League. Sarà un’impresa raggiungerla ma questo gruppo dimostra ogni giorno di più che tutto è possibile.
Arriveranno anche le sconfitte sul campo ma siamo certi che la voglia, l’orgoglio e la grinta non mancheranno mai sul terreno di gioco. Firenze corre e lotta – continuerà a farlo – a fianco di chi indossa la maglia con il giglio sul petto. A cominciare dall’insidiosa trasferta di domani a Roma. Contro i giallorossi, oltre a Badelj, mancherà anche Federico Chiesa. Assenza pesantissima. Al momento il francese Eysseric pare in vantaggio per sostituirlo. Caratteristiche diverse che comporteranno anche uno sviluppo della manovra offensiva diverso e diversificato. Tornare dall’Olimpico con un risultato positivo non è impossibile. Sarebbe bellissimo.
Di
Lorenzo Matteucci