Non è stata, ad ora, una grande stagione per Belotti. Il centravanti granata però, è l’unico ad essere riuscito a bucare la difesa viola negli ultimi 2 mesi. Dopo il pari di Bergamo dello scorso 18 aprile infatti (1-1, Badelj e Petagna), la Fiorentina ha sostanzialmente murato la propria porta. Nelle 7 gare seguenti, infatti, i viola hanno subìto appena un gol. Proprio quello realizzato dal granata Belotti nella sfida di Torino vinta comunque dalla Viola. Niente male per un reparto nuovo di zecca.
CONTINUITA’. Al Franchi sono rimbalzati gli attacchi di Chievo, Benevento, Crotone e Spal. Non certo squadre di primissima fascia, ma comunque la continuità della retroguardia merita un giusto applauso. Fuori casa la la squadra di Pioli è riuscita a respingere anche le offensive di Udinese e Roma, conquistando altrettante vittorie esterne. Permettendo solo al già citato Belotti di battere Sportiello dopo un’invenzione di Ljajic. In A la super difesa paga, e così i viola si sono trovati ad inanellare vittorie recuperando posizioni in classifica e trovandosi in piena bagarre europea.
TUTTI NUOVI. La difesa in pratica scorre come un pezzo unico, mossa da un filo invisibile che mette in risalto movimenti e prestazioni. Con una particolarità. I componenti della retroguardia, Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi, sono tutti arrivati durante il mercato estivo. E anche la prima riserva, Laurini, è al primo anno di Fiorentina. Reparto, certo, guidato da un tecnico come Pioli con un lungo passato da difensore prima di passare alla panchina. E aiutato nei primi mesi in viola dal capitano, Astori, vero allenatore in campo e consigliere privato di ogni elemento della rosa. L’amalgama, però, è sorto spontaneo. Nuovo è bello. Ma nel calcio anche pericoloso per questione di intesa e meccanismi. Al momento invece funziona tutto e le possibilità di far risultato contro la Lazio passano principalmente dalle qualità là dietro.
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Redazione LaViola.it