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Un girone fa…l’unico assist di Callejon e il movimento (finalmente) da ‘nove’ di Vlahovic

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Dai primi gol in Serie A al ‘movimento da centravanti vero’ all’andata. Gara dal sapore speciale contro il Cagliari per Dusan Vlahovic

21 gol, con la possibilità di migliorarsi ancora. Il bottino di reti di Dusan Vlahovic parla da solo. Alcuni dal dischetto, altri bellissimi e molti, ultimamente, da centravanti vero. La fame è la stessa di sempre per il serbo, i movimenti e la testa, invece, sono tutt’altra cosa rispetto a pochi mesi fa.

UN GIRONE FA. Basta riguardarsi Fiorentina-Cagliari dell’andata. Pochi giorni prima Prandelli aveva sottolineato pubblicamente un punto debole del serbo: fare i movimenti giusti, da nove. Per quanto fosse già a quota 5 reti in stagione, 3 erano arrivate dagli undici metri, e proprio in quella gara coi sardi arrivò il cambio di passo: movimento sul primo palo, cambio di direzione e virata sul secondo per buttar dentro l’assist di Callejon (unico stagionale). E da lì Vlahovic non si è più fermato. Molto ha contribuito la continuità di impiego arrivata con Prandelli, così come la crescita del feeling con Ribery. Moltissimo, tuttavia, ce lo ha messo del suo, col lavoro. Basta vedere come adesso riesce a proteggere il pallone e quanto sia cresciuto nel gioco spalle alla porta.

Dal punto di vista mentale, invece, era stato già Iachini a sottolineare l’esigenza per Vlahovic di non buttarsi giù dopo un errore, ma di cancellare subito quanto fatto e ripartire come se nulla fosse accaduto, con riferimento a come subentrò nel finale di Inter-Fiorentina. Da lì è cambiato tutto, fino ad arrivare a fare un cucchiaio su rigore alla Juventus che meglio non può descrivere il percorso di crescita psicologica del numero nove gigliato. La fiducia nei propri mezzi ha fatto il resto. Adesso Vlahovic è anche cinico. A differenza di altri centravanti avuti dalla Fiorentina negli ultimi anni, compreso lui stesso, alla prima occasione, o mal che vada alla seconda, la butta dentro.

I PRIMI IN A. Le prime reti in Serie A, curiosamente, Vlahovic le realizzò proprio a Cagliari, l’anno scorso, nel terribile 5-2 che subì la squadra di Montella. Sembra passata un’era, è passato solamente un anno e mezzo. Il bottino di reti coi sardi può aumentare a quota 4 già oggi, per divenire la squadra più perforata sin qui in Serie A dal classe 2000 assieme alla Sampdoria. La doppietta a Marassi di un anno fa fu un acuto, come la doppietta al Cagliari nel 5-2. Oggi, invece, Vlahovic fa rima con costanza.

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