Rassegna Stampa
Un brodino per due, ma se lo gusta solo l’Empoli. Beltran trequartista funziona, ma Nicola indovina i cambi
Un pareggio che fa sorridere solo l’Empoli verso la salvezza. La Fiorentina non sa ripartire ed è lontana da quella del 2023
Un brodino per due, ma chi se lo gusta di più è l’Empoli. Davide Nicola è già entrato nel Guinness, perché è il primo allenatore nella storia della società toscana a restare imbattuto nelle prime cinque gare in Serie A. Ma rischia di entrare nella storia con la A maiuscola se conquista la terza salvezza di fila, anche questo mai successo da questa parti. E per come sta andando se lo meriterebbe. Due vittorie e tre pareggi per una squadra che sembrava destinata ai bassifondi e invece adesso lotta dignitosamente fuori dalla zona calda contro tutti, anche contro questa Fiorentina che ha mostrato leggeri segni di ripresa ma si capisce bene che è ancora lontana dal gioco e dal rendimento dell’anno scorso, cioè di meno di due mesi fa. Beltran in versione trequartista la fa scattare ma poi l’Empoli la riprende di rigore, che Niang, diventato infallibile dal dischetto, trasforma (cinque di fila, gli altri con l’Adana turco) dopo quello di Salerno. Un pareggio più che giusto, per la reazione che ha avuto l’Empoli nel secondo round, scrive La Gazzetta dello Sport.
LA CHIAVE. I derby scottano sempre, ma questo un pochino di più. L’Empoli ci teneva a continuare la striscia positiva, la Fiorentina voleva a tutti i costi dare una svolta a questo inizio 2024 da incubo. Così ne è nata una sfida molto attenta da entrambe le parti, per non dire noiosa. Nessuno si voleva scoprire: la Fiorentina cercava con un andamento lento di tenere il baricentro alto attenta a non scoprirsi, l’Empoli provava a stare stretta e bassa affidandosi alle ripartenze firmate Cambiaghi e Zurkowski. Il guizzo di Beltran, che servito da Mandragora (preferito al “convalescente” Arthur) ha scoccato un diagonale perfetto, proprio mentre gli empolesi erano in dieci per l’infortunio di Grassi, con Marin che non era ancora riuscito a entrare: l’Empoli ha accusato il colpo e nel finale un zuccata di Quarta è finita di poco a lato.
MOSSE GIUSTE. Nicola non ci ha pensato due volte a rivoluzionare uomini e manovra. Nel secondo round ha fatto subito entrare la cavalleria: Niang e Cancellieri e sistema virato in un 4-3-3. Cancellieri ha dato uno strappo alla partita, cambiandone l’inerzia. E non è un caso che i due siano stati subito decisivi. Niang l’esecutore del rigore che si è procurato Cancellieri, imbeccato da Zurkowski, dopo un testa a testa con Faraoni. La risposta di Italiano è arrivata coi cambi Kayode-Faraoni e Arthur-Duncan e più avanti con l’inserimento di Ikoné per Sottil e Bonaventura per un Belotti da chi l’ha visto, con conseguente spostamento di Beltran al centro dell’attacco (dove ha confermato di rendere di meno). Con il brasiliano la Fiorentina ha ripreso un po’ il pallino ma, complice anche un Nico ancora a metà, non si è mai procurata l’occasione buona per tornare in vantaggio. In attesa che i suoi big (Bonavenura, Nico, Arthur) ritrovino condizione e colpi, la Fiorentina deve puntare su Beltran: sei centri per lui nelle ultime 9 gare. La scialuppa nell’agitato mare viola.
