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Un altro derby americano, ma quante differenze tra Platek e Rocco

Commisso

Monte ingaggi viola più del doppio di quello dei liguri, il Viola Park costato più del triplo di quanto è stato pagato lo Spezia per il passaggio societario

A Robert Platek l’acquisizione dello Spezia è costata 24 milioni. Rocco Commisso ne ha spesi appena due in meno nel gennaio 2020 per acquistare il suo pupillo, Sofyan Amrabat. Basterebbero queste cifre, oltre a una storia agli antipodi, per raccontare cosa siano oggi Fiorentina e Spezia. Le due realtà hanno in comune una proprietà americana come Milan, Roma, Parma e Bologna. Fino a una settimana fa il club ligure era di Gabriele Volpi, poi è arrivata la svolta. Così scrive il Corriere Fiorentino.

DIFFERENZE. E’ il campo a raccontare storie diverse. La neopromossa Spezia arriverà domani sera a Firenze con 24 punti in classifica, due in più della squadra di Prandelli. E, opposti, sono anche i risultati recenti. La comitiva di Italiano arriva da due imprese consecutive. La prima in casa del Sassuolo, la seconda — più eclatante ancora — contro il Milan di Pioli. La Fiorentina, invece, è a caccia del riscatto dopo aver perso contro Inter e Sampdoria. Nel monte stipendi i viola sono settimi con una cifra complessiva di 55 milioni. Lo Spezia è ultimo, con appena 22 milioni investiti.

ALLENATORI. I due allenatori, Prandelli e Italiano, si ritrovano dopo tanti anni. Insieme fra il 1998 e il 2000 hanno portato in massima serie il Verona e poi conquistato una divertente salvezza. Cesare era l’allenatore, Vincenzo il cervello della squadra. Non è un caso che oggi il suo Spezia non rinunci mai al bel gioco. Nei giorni in cui a La Spezia arrivava Platek, la Fiorentina inaugurava il primo albero del Viola Park. Totale di 80 milioni, quasi il triplo di quanto è costato l’intero Spezia. 

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