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Un altro brutto colpo prima della sosta. Due settimane per riflettere

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Sarà ancora una sosta di dubbi, analisi e qualche polemica. Così come accadde a settembre. Un’altra sconfitta prima della pausa delle Nazionali: dalla Samp al Chievo, la Fiorentina va ancora ko. E se contro i doriani i viola avevano almeno messo in campo il giusto atteggiamento per provare a recuperare la sfida, contro i gialloblu i passi indietro più evidenti sono stati proprio dal punto di vista mentale. Motivazioni e aggressività.

Un ko inatteso, soprattutto una prestazione inaspettata. Perché il percorso di crescita, dal 5-0 del Bentegodi contro il Verona, era stato costante e netto. Al di là di risultati che non sempre erano arrivati, ultima la vittoria sfuggita all’ultimo secondo contro l’Atalanta. Contro i nerazzurri la Fiorentina era andata in difficoltà, ma con il cuore era riuscita a tenere fino al 94′. Pur non giocando bene come le partite precedenti. Anche a Torino contro la Juve, nonostante gli zero tiri pericolosi nello specchio, la prestazione e l’atteggiamento c’erano stati. Ieri no.

Su questo deve lavorare Pioli, che in queste settimane ha puntato molto sul mantenimento di un’ossatura base. Fatta di giocatori e modulo sempre confermati. Ora che succederà? Perché chiaro che con il 4-2-3-1 ci sono dei limiti, al di là di una fisionomia di squadra ancora non adeguata, tra singoli che giocano insieme da appena un mese. Benassi trequartista non riesce ad emergere, il centrocampo a due va spesso in difficoltà, anche la difesa in alcune fasi ha poco filtro. E sugli esterni non sempre si riescono a proteggere le avanzate avversarie. Per non parlare della fase offensiva, con la Fiorentina che più volte ha fatto fatica a servire con continuità Simeone e ad entrare in area avversaria.

Riflessioni che Pioli e lo staff, insieme ai giocatori, faranno durante la sosta. Quando mancheranno come al solito una decina di Nazionali, anche se tante pedine importanti, a differenza degli anni scorsi, rimarranno a Firenze (Sportiello, i terzini, Veretout, Thereau, Saponara, Eysseric, Benassi, Simeone e Babacar). Una pausa che servirà a riorganizzare le idee, e a trovare qualche nuova soluzione. Con la classifica che, intanto, per due settimane rimarrà ancora sconsolante. Sette punti in sette gare, dodicesimo posto. Una media da campionato mediocre.

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