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Come un nuovo acquisto, bis. Stavolta con ‘tutela’ economica. Certezza tecnica ritrovata, più di un nuovo e più di Quarta
La permanenza di Milenkovic è come un nuovo acquisto per la Fiorentina, per il secondo anno di fila. Stavolta con più forza economica per il club. Certezza tecnica ritrovata, più di un nuovo calciatore e più di Quarta
Le speranze che Nikola Milenkovic restasse alla Fiorentina, a inizio estate, erano bassissime.
NUOVO ACQUISTO, BIS. Col passare dei mesi, invece, sia perché altrove non hanno deciso di puntare con forza sul serbo sia perché, in fin dei conti, l’offerta di rinnovo della società viola è molto importante e il rapporto che ha con tecnico e piazza sono ottimi, le percentuali sono andate via via ribaltandosi. Ormai è solo questione di ore ed arriveranno firme e annunci ufficiali. In pratica, la permanenza con rinnovo pluriennale di Milenkovic, può essere considerata come un nuovo acquisto a tutti gli effetti per la Fiorentina.
RINFORZO TECNICO ED ECONOMICO. Non solo in termini tecnici, come un anno fa, ma anche in termini economici. Il gentlemen agreement tra club, entourage del serbo e calciatore che era stato associato al rinnovo di un anno del classe 1997 dodici mesi fa, infatti, aveva dato garanzie solamente tecniche alla Fiorentina. Igor non era ancora esploso, Quarta era tutto da valutare, Nastasic veniva da lunghi stop e l’unica certezza in difesa era rappresentata proprio dalla presenza dell’ex Partizan. La promessa, però, era chiara: per una cifra di 15 milioni, in caso di offerta da una big, Milenkovic sarebbe stato lasciato andare. Col rinnovo per più anni (ancora da valutare la nuova durata, possibile triennale o anche quadriennale), invece, la Fiorentina vede aumentare anche il proprio potere patrimoniale in termini di calciomercato. In un’estate in cui i difensori si sono mossi per cifre esorbitanti (Bremer, De Ligt), e chi non è partito ha raggiunto comunque valutazioni altissime (Skriniar 70 milioni), avere un difensore come Milenkovic per solamente un altro anno di contratto avrebbe costretto la Fiorentina a vendere a prezzo di saldo uno dei migliori elementi difensivi della Serie A. Così, dunque, il potere di fare il prezzo di fronte a future pretendenti sarà nuovamente in mano alla società viola. Se poi…Milenkovic dovesse fare un gran Mondiale e una stagione importante, chissà che il suo valore non possa schizzare verso l’alto.
PIU’ DI QUARTA, PIU’ DI UN NUOVO. Così come un anno fa, Martinez Quarta continua a non mandare segnali incoraggianti. Se ad inizio estate, un’eventuale partenza di Milenkovic poteva essere alleggerita da un’investitura a titolare dell’argentino, le prime uscite stagionali (per quanto in amichevole) hanno confermato il periodo difficile che sta vivendo l’ex River, mai realmente progredito rispetto ai primi tempi in cui è arrivato in maglia viola. Adesso, tuttavia, gli errori che ogni tanto commetteva hanno iniziato a diventare una preoccupante costante. Anche per questo la conferma di Milenkovic può essere vista come un rinforzo, con la coppia difensiva con Igor che promette garanzie. Italiano stesso in ritiro aveva, inoltre, espresso il suo punto di vista su un’eventuale avvicendamento tra il serbo e un nuovo difensore: “Mi auguro che Nikola resti, perché anche se dovessimo prendere un altro calciatore servirebbe comunque un periodo di ambientamento e di inserimento”, sottolineando come sarebbe dovuto servire un lavoro intenso su chiunque sarebbe arrivato al posto di Milenkovic.
TUTTI FELICI E CONTENTI. Non è un mistero, inoltre, che Italiano straveda per il serbo. Già un anno fa fu molto prezioso il lavoro di convincimento del tecnico viola per far rimanere Milenkovic, così come accaduto anche negli scorsi mesi. Al tempo stesso, l’ex Partizan potrà contare su un ruolo di titolare quasi fisso, un ingaggio da top player e sulla fiducia estrema del proprio allenatore, così come di poter giocare in una Fiorentina che non lotta più per i bassifondi della classifica, ma che gioca per la zona Europa e, si spera, in Europa. Un finale, dunque, dal più classico dei ‘e vissero tutti felici e contenti’.