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Un 2-2… e molto altro. L’Europa che sfuma ancora, ‘frecciate’ che segnano un solco

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Un pomeriggio intenso. Sul campo, e soprattutto fuori. La Fiorentina esce dal Mapei Stadium con la sensazione di aver perso un’altra occasione. L’ennesima di una stagione complicata. Dove i viola sono stati sotto la linea di galleggiamento per un posto in Europa, ma mai totalmente tagliati fuori. Rimpianti che si materializzano anche a Reggio Emilia: vincendo, la Fiorentina sarebbe stata a -1 dal Milan, stasera impegnato contro la Roma. Invece niente.

Nonostante la reazione, che comunque dopo Palermo c’è stata. Fiorentina che sbaglia un rigore, e dopo segna con Chiesa. E perfino raddoppia con Bernardeschi, fermato per fuorigioco che non c’è. Poi il rigore più rosso a Gonzalo, la partita che cambia ancora fino al mancino finale di Bernardeschi. Già, il 10 viola. La prima ‘frecciata’ del post gara arriva da lui. Prima con quel labiale (‘Sti pezzi di m….’), poi con le parole a caldo: “Ci siamo complicati la vita, ma siamo una squadra che non molla mai. Questo si dovrebbe vedere, ma purtroppo non è così. E ci fa male. Non sempre è facile, soprattutto con questo ambiente. Dispiace per questa squadra che è fatta da grandi uomini e non merita questo trattamento“. Frasi che non vengono prese bene dai tifosi, che mettono il possibile ‘capitan futuro’ nel mirino. Unico giocatore del resto, Bernardeschi, a parlare dopo la gara.

Frecciate che diventano siluri, per bocca di Andrea Della Valle. Perché sul finale di partita, con la Fiorentina sotto, sono partiti i ‘soliti’ cori contro la proprietà viola, ma anche contro tecnico e società. Come avviene da due mesi a questa parte, insomma. Un malcontento non celato, neanche in trasferta. E ADV stavolta non tace: “I cori dei tifosi? Non li ho sentiti, gli ultimi 20′ vado sempre sotto. Tra qualche settimana ne parleremo, ho tanto da dire ai nostri tanti tifosi. È una minoranza dei tifosi che sta avendo questi atteggiamenti, soprattutto nei miei confronti. Negli anni tutti fanno degli errori, anche noi abbiamo fatto degli errori, ma a tal punto da avere un ambiente così a Firenze, mi lascia veramente con tanta amarezza, ma solo la passione mi fa andare avanti. Questo loro atteggiamento mi sta prendendo in contropiede. Non lo capisco proprio, ne parleremo tra qualche settimana. Io le critiche costruttive le ho sempre accettate in questi anni, ma vedo una logica adesso che non capisco, va oltre. Ci devo pensare un attimo“.

Parole dure, anche in riferimento evidente agli striscioni apparsi ad inizio settimana al Franchi. Passione e ‘attacchi’ personali, alla proprietà: questioni che ritornano ciclicamente a riguardare la Fiorentina. Un chiarimento che, a bocca del patron, arriverà a fine stagione. Quando, per forza, andrà tirata una linea netta. Per capire come ripartire. A livello tecnico, societario, ma anche di rapporti. Ambizioni, aspettative, programmi ma anche, soprattutto, chiarezza. La curva attacca, Della Valle risponde. Sabato la Lazio al Franchi, atteso ancora un clima infuocato, anche se ADV ha già annunciato che non ci sarà. La ‘partita’, comunque, è tutta da giocare.

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