Umiltà e compattezza per ripartire. Confronti, parole forti e fiducia ribadita: ora servono i fatti

Palladino ha ribadito che la sua Fiorentina è in linea con i programmi di inizio stagione, ma bisogna ripartire

Dopo i giorni dei confronti, delle dichiarazioni anche forti e degli attestati di stima ribaditi, è tempo di passare ai fatti. Alle risposte che solo il campo potrà dare ai dubbi, alle incognite, alle speranze dei tifosi. L’ambizione di un gruppo, quello guidato da Raffaele Palladino, che si misura con la realtà. Così scrive La Repubblica.

UP & DOWN. Dalla cavalcata magica, culminata con le 8 vittorie di fila che avevano sdoganato la parola “Champions”, all’ultimo mese di difficoltà, sconfitte e un solo punto seppur in casa della Juventus. Troppo bella la Fiorentina di inizio stagione per pensare di aver alzato improvvisamente l’asticella e risolto così ogni problema legato all’inizio di un nuovo ciclo, troppo opaca quella vista da Bologna in poi per non pensare che al di là dell’assenza di Bove, del momento di flessione di alcuni singoli e delle questioni tattiche non ci sia anche altro da analizzare e risolvere in maniera collegiale.

IN LINEA. Umiltà e compattezza sono le parole chiave. La Fiorentina che è un po’ meno squadra, nel senso meno determinata e compatta sia nel dispiegamento in campo che nelle convinzioni, e che necessitava di tornare sulla Terra dopo aver frequentato le zone di altissima classifica. Palladino ha ribadito come la Fiorentina sia in linea con quanto previsto a inizio stagione. Un girone d’andata più che positivo, al netto dell’ultimo periodo, e la possibilità di voltare pagina per riprendere ritmo ed entusiasmo necessari per rimanere in alto. Il mercato può aiutare: oggi dentro subito Folorunsho dal 1′.