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Ultrà Juve, un perquisito a Firenze. Le intercettazioni: “Lancia cori contro i fiorentini”

Perquisito anche un ultras della Juventus a Firenze. E’ un leader toscano . Le intercettazioni: “Lancia cori contro i viola”. Facevano multare la Juve per ricattarla e ottenere più biglietti

C’è stata una perquisizione anche nella periferia di Firenze, nell’ambito della maxi operazione su estorsioni e violenza private nel tifo organizzato della Juventus, scrive La Nazione. Tra i 37 indagati, uno è il referente dei supporters bianconeri della Toscana e della Liguria, capo a sua volta di un gruppo organizzato presente nella Curva Sud.

Anche la rivalità tra le curve viola e bianconera, secondo la ricostruzione della Digos, è stata usata nell’ambito del sistema di minacce e ritorsioni che la stessa società di Agnelli ha denunciato. I cori contro i fiorentini ad esempio, che lanciarono i tifosi juventini in occasione della gara con la Lazio del 2018, era una manovra per intimidire la società: “Allora fai due cori contro i napoletani, contro i fiorentini… attacca un po’ tutte le squadre, attacca i napoletani”, dice in una conversazione captata un capo ultrà finito agli arresti. Per questi cori razziali, la Juve verrà multata di 10mila euro. Cori che si ripeteranno il 24 novembre 2018, in occasione di Juventus-Spal, sia all’indirizzo dei fiorentini che dei napoletani.

Nel mirino anche la trasferta a Firenze dello scorso campionato. La società bianconera subiva pressioni nella figura soprattutto di Alberto Pairetto referente per il tifo bianconero, figlio dell’ex fischietto Pierluigi e fratello dell’attuale arbitro Luca. Dopo quei cori di cui sopra, agli originali 50 biglietti messi a disposizione, ne vennero aggiunti altri 50.

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