Si parte dalla trasferta con l’Hellas per arrivare alle sfide con Inter e Roma. In attesa del mercato di riparazione, quali sono le potenzialità di questa squadra?
A poco a poco la sosta per le nazionali volge al tramonto e Montella recupera i suoi giocatori. Gran parte del gruppo è già rientrato, tra i titolari manca solo Badelj che tornerà a Firenze in giornata, insieme ai ragazzi dell’Under 21 Sottil e Ranieri. Da oggi per la Fiorentina inizia la preparazione a pieno regime in vista della sfida coll’Hellas Verona.
GIALLOBLU IN FORMA. Hellas, ovvero una delle squadre rivelazione di questa prima parte di Serie A. I gialloblu hanno un solo punto in classifica di distanza dai viola. E nonostante la sconfitta nell’ultimo turno contro l’Inter arrivano con il morale più alto di quello degli uomini di Montella. Questo nonostante allenatore e dirigenti gigliati in questi giorni abbiano ripetuto in tutte le salse di aver ‘assorbito‘ la batosta di Cagliari. Ma cinque gol e una prestazione del genere non si dimenticano così facilmente. Come sempre, l’unico riscatto possibile arriva sul rettangolo verde, e a Verona inizia l’ultimo mini-ciclo del 2019, prima della sosta.
FINALE DI 2019 COMPLICATO. Sei partite in 26 giorni. Sei partite per chiudere il 2019 della Fiorentina e avere un’idea ancor più chiara sulle potenzialità della rosa. Cinque in Serie A, una in Coppa Italia. Si parte appunto a Verona, si prosegue sei giorni dopo nella sfida casalinga con un’altra neopromossa, il Lecce. Martedì 3 dicembre la Fiorentina torna a giocare la Coppa Italia, nel quarto turno al Franchi con il Cittadella.
Dopodiché, il calendario si complica sulla carta: trasferta col Torino l’8/12 e doppia sfida casalinga contro Inter prima (15/12) e Roma poi (20/12). Una serie nel complesso non semplice, ma i viola sin qui hanno mostrato le cose migliori con le big del campionato. Dopo i giallorossi la sosta natalizia, che torna alle origini dopo un anno di sperimentazione anglofona del ‘boxing day’.
DOPO IL CALCIOMERCATO. Un ultimo ciclo che potrà dare risposte sul valore di questa Fiorentina e sulle zone del campo dove necessita miglioramenti, in vista del mercato di gennaio. Finora la lacuna più evidente si è vista a centrocampo: manca un interno con le caratteristiche simili a quelle di Veretout, quel centrocampista completo capace di fare legna ed essere sempre presente nella partita. Pradè sta già lavorando su quel settore, così come è probabile l’arrivo di un altro difensore, ma niente è ancora deciso e non è detto che le ultime sei partite possano ancora far cambiare qualche idea agli uomini di mercato gigliati.
FUTURO OK, E IL PRESENTE? Al futuro della Fiorentina di Commisso non si può che guardare con ottimismo, vista la grande voglia di investire (fair play finanziario permettendo) del magnate americano. Sul valore della Fiorentina attuale, come era stato ampiamente pronosticato, rimangono diversi dubbi. La fine di questo 2019 ci aiuterà ad avere un quadro quasi completo sulla squadra, visto che mancheranno solo due partite al termine del girone d’andata. A partire da Verona, l’obiettivo è chiudere al meglio l’anno solare.
Di
Marco Zanini