Gli acquisti estivi, il contratto di Pioli e i rinnovi di Kean e De Gea hanno aumentato i costi fino a 93 milioni
Ultima sul campo, settima nelle spese: il paradosso della Fiorentina sta tutto qui. Come scrive la Gazzetta dello Sport, nessuno si sarebbe aspettato di vedere la Viola in coda alla classifica della Serie A. Né i tifosi né gli addetti ai lavori né tantomeno gli amministratori che avevano elaborato un progetto triennale con vista sulla Champions.

L’imprenditore italo-americano aveva già portato gli stipendi del personale tesserato dai 57 milioni del 2019 agli 80 del post-Covid. Nel 2024-25, secondo il bilancio appena approvato, la voce ammontava a 83 milioni: l’ottavo budget della Serie A, dopo Juventus (220), Inter (219), Milan (160), Roma (160), Napoli (110), Atalanta (105) e Lazio (95). Non a caso la Fiorentina, sebbene lontana dai livelli dell’élite, veniva considerata tra le “grandi sorelle” del calcio italiano. In estate, poi, l’asticella si è alzata notevolmente. La campagna trasferimenti ha registrato acquisti da oltre 90 milioni per i vari Piccoli, Sohm, Gudmundsson, Fagioli, Fazzini, Gosens. È vero che sono state effettuate cessioni che hanno alleggerito il saldo finanziario negativo e, assieme ai fine prestiti, generato risparmi nel conto economico. Ma le operazioni compiute negli ultimi mesi hanno avuto, comunque, un impatto sulle spese del personale. Dzeko, preso a parametro zero, è stato convinto a trasferirsi a Firenze con un contratto da 1,8 milioni netti. Vanno, poi, menzionati i rinnovi di De Gea (da 1,2 a 3 milioni netti) e, soprattutto, di Kean che ha resistito alle sirene arabe sottoscrivendo il prolungamento a 4,5 milioni netti (erano 2,2): considerato che la firma è arrivata a fine agosto, la maggiorazione di costo del centravanti nell’attuale esercizio è di circa 2 milioni lordi. Infine, il capitolo allenatore. Stefano Pioli, pur rinunciando al sontuoso accordo con l’Al Nassr, si è visto comunque riconoscere uno stipendio da top: 3 milioni netti.
Tutto considerato, nel 2025-26 gli stipendi dei tesserati viola dovrebbero aumentare di circa 10 milioni, da 83 a 93 milioni, in base alle stime della Gazzetta (senza considerare l’effetto dell’esonero di Pioli e dell’avvicendamento con un nuovo tecnico). In tal modo la Fiorentina aggancerebbe la Lazio al settimo posto, nella classifica dei monte-ingaggi. Viola tra le big, come potenza di fuoco, grazie agli apporti della proprietà, che anche nel 2025-26 ha confermato la sponsorizzazione di Mediacom da 25 milioni toccando il mezzo miliardo di risorse investite. Sul campo è andato in scena un altro film.

Di
Redazione LaViola.it