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Ultima settimana, tra sogni ed esuberi da piazzare. De Paul si avvicina. Si chiude senza punta?

Ultimi sette giorni di calciomercato, la Fiorentina sarà molto attiva con almeno quattro acquisti all’orizzonte. Ma davanti potrebbe non arrivare un centravanti. A meno che…

Un difensore centrale, un terzino sinistro, un centrocampista e un esterno. Saranno molto attivi gli ultimi sette giorni di mercato per la Fiorentina. Una settimana esatta alla scadenza delle trattative (fissata per lunedì 2 settembre), con Pradè e Barone che dovranno completare la rivoluzione. (Almeno) Quattro acquisti, quattro esuberi da piazzare, oltre a Biraghi e Simeone, più qualche giovane da mandare in prestito. Questa la linea generale degli uomini mercato viola. Con Commisso che seguirà da vicino le varie operazioni, specie quelle in entrata, con la sua presenza in Italia.

DIFESA. C’è intanto da chiudere l’intrigo Biraghi. Lui vuole l’Inter, i nerazzurri lo hanno scelto per allargare le opzioni di Conte a sinistra (e inserirlo tra i ‘cresciuti nel club’ nelle liste Uefa). Ma la Fiorentina è stata chiara: si chiude solo alle giuste condizioni. Che riguardano ad esempio Dalbert: si tratta sullo scambio con doppio prestito con diritto di riscatto, e soprattutto si aspetta il sì del brasiliano. Il giocatore ex Nizza avrebbe voluto tornare in Francia, ma non si sta concretizzando niente. Ecco perché è attesa a ore l’apertura definitiva verso la Fiorentina. Poi la questione centrale: Ceccherini è vicino al Brescia, ma è richiesto anche da un altro paio di club di bassa classifica, dove potrà giocare titolare. Al suo posto dovrebbe arrivare Tonelli dal Napoli, ma attenzione a Bonifazi, specie dopo Wolves-Torino di giovedì sera.

COLPO. Un investimento importante è invece atteso nella zona offensiva di campo. Dove si determinano le partite. Tutto porta a Rodrigo De Paul: l’argentino può giocare esterno, trequartista ma anche mezzala con compiti offensivi. Un jolly che Montella potrebbe utilizzare in più ruoli a seconda dei moduli, delle interpretazioni e degli avversari. Una Fiorentina camaleontica che con l’argentino metterebbe ancor più imprevedibilità (e qualità) in campo. La trattativa con l’Udinese ha subito un’accelerata nelle ultime ore, con il classico gioco delle parti tra dirigenti esperti come Pradè e Marino. Ma l’argentino, in panchina contro il Milan (prima di entrare e regalare l’assist decisivo a Rodrigo Becao), vuole lasciare Udine, e ha aperto con convinzione all’ipotesi Fiorentina. Che sul piatto sembra pronta a mettere 25 milioni più cospicui bonus. C’è da trovare l’intesa con l’Udinese: non è poco, ma c’è ottimismo.

ATTACCO. L’alternativa più calda risponde al nome di Raphinha dello Sporting Lisbona, classe ’96 dotato di corsa, dribbling e bel mancino. Domenica ha segnato una doppietta in campionato, i portoghesi chiedono oltre 25 milioni ma la distanza tra domanda e offerta si sta limando negli ultimi giorni. Più difficili Politano e Berardi, ma negli ultimi giorni di mercato può accadere di tutto. Anche se la prima scelta, anche per la sua duttilità, resta appunto De Paul. Ultimi giorni anche per sciogliere il nodo centravanti: davvero la nuova Fiorentina di Commisso partirà senza un centravanti di primo livello? Ad inizio mercato le linee guida sembravano chiare: investimento importante sulla prima punta, in grado di garantire una doppia cifra abbondante di gol. Dopo i no per Pavoletti e Inglese, la Fiorentina ha virato su Boateng, altro giocatore duttile che può fare la prima punta come falso nove ma anche giocare trequartista. Senza però garantire troppi gol. Si è data poi grande fiducia a Vlahovic, pur quasi debuttante in Serie A.
E soprattutto Pradè è rimasto ‘incastrato’ da Simeone, che fin qui non ha trovato richieste adeguate. Il Cholito è ormai declassato nelle gerarchie di Montella, che lo ha tenuto con continuità in panchina facendolo entrare in estate soprattutto come esterno. Cagliari e Sampdoria aspettano l’ultima settimana ma difficilmente andranno oltre al prestito con diritto di riscatto, ci prova ancora la Dinamo Mosca ma lui non ha aperto al trasferimento in Russia. Aspettando magari qualche proposta dalla Spagna. Dovesse riuscire a trovare squadra, per Pradè si libererebbe un posto davanti. Con un paio di profili sondati che restano top secret (oltre a Llorente, che da svincolato ha diverse opzioni anche in Serie A, Napoli in primis). Altrimenti, c’è il ‘rischio’ di rimanere così davanti. Con l’idea di Chiesa che in qualche gara potrebbe giocare anche prima punta. Ma sarebbe un forse un azzardo restare con il punto interrogativo nel ruolo decisivo, ovvero il centravanti. Anche se Vlahovic e Boateng, seppur a gara in corso, fin qui hanno dato buoni segnali in fase realizzativa. Fino alla fine, comunque, attenzione ai colpi di scena.

IN MEZZO. Serve poi una pedina per completare il centrocampo. Borja Valero è l’ipotesi last minute che resta in piedi, ma non solo: a seconda dell’esito dell’affare De Paul (che potrebbe appunto anche agire da mezzala in certe occasioni), ci potrebbe essere un altro acquisto importante in mezzo. Anche considerando la posizione di Benassi: l’ex Torino non è l’ideale per il centrocampo di Montella, anche contro il Napoli è rimasto in panchina. E qualora arrivasse l’offerta giusta, potrebbe anche partire. Tra i soli “2/3 titolari confermati dall’anno scorso” annunciati da Pradè, Benassi non era tra i considerati.

ESUBERI. Non solo acquisti, Pradè è chiamato negli ultimi sette giorni anche a completare lo sfoltimento iniziato a luglio. Venticinque i giocatori piazzati in questi due mesi, altri quattro dall’ingaggio pesante devono però essere venduti. A partire da Eysseric e Dabo, ormai fuori da ogni progetto da diverse settimane. Ma anche Cristoforo, oltre a Thereau che ha rifiutato la proposta di divorzio. Per ora non sono arrivate grandi offerte. Non facile l’altro mercato, che rischia di far restare a bilancio oltre 5 milioni lordi di ingaggi. Mica pochi. Oltre ai già citati casi di Biraghi, Simeone e Ceccherini (e forse Benassi). In più i giovani: Baroni e Gori cercano buone opportunità in Serie B, da piazzare ci sono anche Schetino e qualche classe 2000 della Primavera che potrebbe non rimanere da ‘fuoriquota’. Mentre Rasmussen potrebbe anche restare a Firenze fino a gennaio, per risolvere al meglio i problemi di salute che lo hanno colpito in estate. Ultimi giorni ‘caldi’ nell’agosto fiorentino. Con il Genoa sullo sfondo, e i primi punti stagionali da cominciare a prendere.

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