Le dichiarazioni del presidente dell’Assoallenatori sui fatti del Dall’Ara
Il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri ha parlato a La Gazzetta dello Sport per commentare il botta e risposta tra Daniele Pradè e Vincenzo Italiano: “A me era capitato di scappare di corsa come ha fatto Vincenzo Italiano: capitò quando col Bologna si vinse la partita contro il Chievo che ci diede la promozione. Scappai perché immaginai l’invasione, e avevo paura che mi portassero via il cappotto, quello portafortuna che conservo ancora. Sono tutte cose e reazioni che ci possono stare in certi momenti… Pradè dice che ha
esagerato nel manifestare? Forse dovremmo essere tutti più misurati, d’accordo: ma io non me la sento di dirglielo a Italiano…”.
PRADÈ. “Non voglio fare il democristiano, lungi da me, ma allo stesso tempo non me la sento nemmeno di dire a un dirigente che non può riprendere un allenatore che gioisce. Vede, io capisco il momento: il lutto che ha colpito Palladino è qualcosa che tocca tutti, ovviamente
Raffaele per primo e improvvisamente. Ma se ci
fosse stata una mancanza di rispetto prima della gara, a mente fredda, capirei di più la delusione del dirigente. Il fatto che accada dopo non significa mancanza di rispetto ma è che sei pervaso e stravolto dalla tensione, dall’attesa del triplice fischio, dal fatto che aspetti solamente che la gara finisca, che magari la stai anche vincendo e allora…“.
MESSAGGIO. “Spero che, pur nel rispetto di
tutto e tutti e ovviamente di ciò che è accaduto, Vincenzo e Daniele finiscano per farsi una risata con tanto di vigorosa stretta di mano. Magari non succederà subito ma so che a suo tempo lo faranno”.
Di
Redazione LaViola.it