Connect with us

Rassegna Stampa

Ujfalusi: “Curioso di vedere questa finale. Se la Fiorentina vince vengo a festeggiare”

Ujfalusi

L’ex terzino della Fiorentina ha parlato in vista della finale di Conference League che si giocherà domani nella “sua” Praga

Domani sarà all’Eden Arena di Praga come ospite dell’Uefa, un’occasione perfetta per tifare Fiorentina dallo stadio. Sì perché Tomas Ujfalusi, Ufo per i tifosi viola, non ha mai dimenticato i suoi 4 anni a Firenze: «Non potrò essere alla festa con Prandelli. Ma ho inviato un video di saluto. In qualche modo darò il mio contributo. La Fiorentina è una parte di me. Questa finale sarebbe un premio per la squadra e la città».

Ujfalusi, che partita si aspetta domani?
«Sono curioso di capire anch’io. È una finale, quindi conteranno i dettagli. La Fiorentina ama avere la palla tra i piedi, loro sono più fisici e pronti a colpire. Direi che le possibilità sono 50 e 50».

Molti giocatori viola saranno alla prima finale della carriera. Consigli?
«L’adrenalina sale minuto dopo minuto, bisogna saperla gestire. Ho sentito il mio amico Barak che andrò a trovare in ritiro prima della partita. Anche lui era emozionatissimo. L’importante sarà fidarsi del gioco e in questo Italiano sarà fondamentale. L’allenatore mi piace molto, vive la partita e trasmette cose buone. Mi auguro resti, ma quando chiamano le big è anche giusto lasciare le persone libere di scegliere».

Anche lei fu protagonista di una cavalcata Uefa. Certo, quel rigore di Vieri ancora oggi è difficile da accettare…
«Eravamo più forti e avremmo potuto vincere anche la finale. Attaccammo tanto, ma senza segnare. Pagammo un po’ di inesperienza a quei livelli, per questo dico che domani la Fiorentina dovrà usare la testa».

Punti deboli e punti di forza del West Ham?
«Tecnicamente mi piace di più la Fiorentina, ha la qualità per mettere in difficoltà chiunque. Di loro temo i centimetri, i calci d’angolo, che in una finale possono essere determinanti. E occhio ad Antonio, è un attaccante atipico».

Come si marca?
«L’anticipo è un grande rischio, a volte meglio aspettare. Da questo punto di vista l’attenzione dovrà essere massima. Loro hanno anche Bowen che è molto forte. Senza dimenticare Paquetà e Benrahma, altro esterno di ottima tecnica. Vincere questa partita per i viola sarebbe un segno di maturità».

Parliamo di lei. È rimasto nel calcio?
«Beh, qui a Praga sto diventando un procuratore. Vado in giro in cerca di talenti per l’agenzia del mio storico manager (Pavel Paska, ndr). È bello e interessante. Magari capiterà l’occasione di segnalare un bel giocatore alla Fiorentina…».

Il suo addio a Firenze fu burrascoso. Lacrime e qualche accusa.
«Ero triste, non volevo lasciare quella maglia. Con Corvino non ci trovammo d’accordo e non era solo una questione di soldi. Me ne andai arrabbiato ma con l’idea di non giocare per un altro club italiano. All’Atletico Madrid ho vinto e giocato tanto: non posso lamentarmi».

I tifosi l’anno anche messa nella top 11 della storia viola.
«Un onore. Quando l’ho saputo non ci credevo. Prandelli mi cambiò modo di stare in campo. Da centrale a terzino, in quel modo avevo la possibilità di giocare più la palla, di essere parte del gioco. Anche per questo mi sento tanto legato a quei colori. Se la Fiorentina vince la Conference, vengo a Firenze a festeggiare. Non vedo l’ora».

9 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

9 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

9
0
Lascia un commento!x