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Uefa: ora priorità alla Champions. Le 7 date per la ripartenza

Coppe la domenica e campionati di mercoledì: si può fare. Finali europee entro fine giugno. Ma l’Italia deve ancora giocare 12 giornate (più una).

La domenica di coppe e il mercoledì di campionato. Possibile? Ora sì. Una piccola rivoluzione. Una decisione d’emergenza che impatterà sul percorso finale di coppe e tornei nazionali, ma difficilmente riguarderà l’Italia. Di tutte le nazioni interessate, la nostra è quella con il campionato più congestionato (e più giornate da recuperare), scrive La Gazzetta dello Sport.

PRIORITA’ CHAMPIONS. L’obiettivo è salvare tutti i campionati. Ma l’Uefa non vuole rinunciare alle sue coppe dopo aver “sacrificato” l’Euro (anche perché meno partite sono meno ricavi). Cercherà in tutti i modi di giocare integralmente la Champions e l’Europa League (recuperando anche il ritorno di Juve-Lione e Barcellona-Napoli, e l’andata e il ritorno di Inter-Getafe e Siviglia-Roma). Ma come si fa? “Confondendo” i campionati e le coppe.

ITALIA. A causa della situazione straordinaria, e del periodo breve a disposizione, potrebbe quindi saltare l’unicità (televisiva) dei tornei. I campionati potranno giocarsi a metà settimana e le coppe nei weekend. Sempre se sarà necessario, sempre se Uefa e leghe europee si troveranno in difficoltà nel chiudere la stagione. Chi soffrirà di più delle ristrettezze del calendario è l’Italia che ha 12 giornate da giocare (più alcuni recuperi), mentre Premier e Bundesliga soltanto 9. Senza parlare di coppe nazionali. Qualche insoddisfazione sul fronte italiano sta ora emergendo.

ENTRO IL 30 GIUGNO. Naturalmente, prima si parte e più sarà tutto regolare. Ma è impossibile stabilire un inizio e una fine. Dipende dalla curva di contagio del virus. L’Uefa ha intanto individuato 7 possibili calendari, dal più ottimista al più pessimista. All’interno della “legge quadro”: finire tutto entro il 30 giugno. Con finale di Euroleague mercoledì 24 giugno a Danzica, e quella di Champions il 27 giugno a Istanbul. Se le due città avessero problemi, piani-B virtualmente già pronti. Da Wembley a Roma ci sono alcune città pronte a ospitare l’epilogo di questa stagione.

DATE ‘OTTIMISTICHE’. La data più ottimistica prevede l’inizio il 14 aprile: ci sarebbero 10 domeniche e 9 mercoledì liberi. La seconda farebbe partire tutto il 28 aprile, con 8 weekend e 9 metà settimana. In entrambi i casi, coppe concluse integralmente. Due date davvero ottimistiche, vista la situazione in Europa.

DATE ‘DIFFICILI’. Le altre cinque date potenziali prevedono invece cambi di formula che la commissione studierà da subito, tra “final four”, gare secche eccetera. Sono il 5, 12, 19 e 26 maggio e — ripartenza estrema — il 13 giugno. Più tardi si parte, meno date disponibili ci sono. Dal 5 maggio, le coppe saranno gradualmente “compresse”, fino a immaginare solo tre gare di 90’ (finale compresa). In teoria, sarebbe facile ipotizzare un’ottava opzione: quella di non giocare. Perché il virus ci ha assediato e non riusciamo a recuperare in tempo. Ma oggi si confida in una “ripresa”.

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