News
Da Udine a Udine. Eysseric, il mondo ribaltato. Da esubero ri-esordiente a titolabile
Da Udine a Udine. Eysseric, il mondo ribaltato. Da esubero ri-esordiente a fine novembre in Coppa Italia a titolabile nel giro di tre mesi. A maggior ragione dopo il ko di Kouame
25 novembre-28 febbraio: in 95 giorni il mondo di Valentin Eysseric si è ribaltato completamente. Quando a fine 2020, a Udine, venne buttato dentro da Prandelli nel secondo tempo della gara di Coppa Italia contro l’Udinese, il francese tornava a disputare un minuto di gare ufficiali con la maglia della Fiorentina dopo 10 mesi esatti. Nel mezzo una manciata di minuti in prestito all’Hellas, senza grandi gioie.
DA UDINE A UDINE. Da quella sera di Udine, in cui mise anche lo zampino nel gol vittoria di Montiel ai supplementari, a quella che vedrà la Fiorentina tornare in Friuli domenica, il francese ha visto l’etichetta che lo accompagna cambiare drasticamente. A quella gara di fine novembre ci arrivava da esubero (come era stato anche definito dallo stesso ds viola Pradè), a questa di fine febbraio ci arriva da ‘titolabile’. A maggior ragione dopo il gol siglato allo Spezia, ancor di più in virtù dell’assenza di Kouame.
TORNA RIBERY. Per domenica torna a disposizione Franck Ribery, che da giorni lavora in gruppo. Ma che autonomia avrà il francese ex Bayern dopo essere stato fermo per quasi un mese? Se sta bene, ovvio, FR7 parte dal 1’. Ma con necessità quasi scontata di essere sostituito a gara in corso. Da chi? Kokorin può essere più inquadrato come vice Vlahovic, mentre Eysseric è a tutti gli effetti, ad oggi, il vice Ribery. Sia per caratteristiche che per esigenze tattiche. Non è un caso se la Fiorentina, con Eysseric in campo, abbia ritrovato equilibri che nel primo tempo con lo Spezia non riusciva a trovare. Il gol è stata solo una conseguenza di una prestazione molto più che sufficiente a livello globale.
FIDUCIA PRANDELLI. Da quella sera di fine novembre ad oggi, Eysseric ha trovato via via sempre maggiori spazi, tanto da disputare oltre 300’ tra campionato e Coppa Italia. Ricevendo più volte attestati di stima da parte di Prandelli stesso, non solo a parole, ma anche nei fatti, avendolo schierato più volte, due delle quali anche dal 1’. La speranza è che avergli dato fiducia, anche se dovesse subentrare dalla panchina e non partire dal 1’, possa confermarsi una scelta azzeccata, ancora.