Da De Gea a Gosens, da Fagioli ai rinnovi di Dodo e Mandragora: la base su cui ripartire. In settimana il nuovo allenatore
Un fine settimana di riflessione (anche se le acque restano agitate dopo le improvvise dimissioni di Palladino e la protesta via comunicato dei tifosi) poi la Fiorentina dovrà scegliere il nuovo allenatore: Stefano Pioli (il più apprezzato nel club viola), Maurizio Sarri (il preferito dalla piazza), Marco Baroni e Alberto Gilardino, non sembrano trovare al momento terreno fertile le voci di un’ipotesi straniera (vedi Rafa Benitez, Xavi, Terzic) ma in questo caso mai dire mai. Così scrive Tuttosport.
LA BASE. Occorre fare in fretta e soprattutto non sbagliare. E se resta sospesa pure la situazione che riguarda i dirigenti, a iniziare da Daniele Pradè, lo stesso direttore sportivo si sta muovendo veloce per definire i rinnovi più urgenti e importanti in modo da preservare l’ossatura della squadra. L’annuncio del prolungamento fino al 2028 di David De Gea, definito l’altro ieri, ha un po’ stemperato la tensione del momento. Con la conferma di De Gea («Uno di voi» il suo post rivolto ai tifosi) e quella pressoché certa di Gosens, Fagioli, Richardson, Comuzzo, Pongracic, Pablo Marì e Ranieri, cui andranno aggiunti Dodo e Mandragora che stanno trattando i loro rinnovi, si delinea la base della prossima Fiorentina. In attesa che Kean decida se restare al di là della clausola di 52 milioni e vengano definite le situazioni di Gudmundsson e Beltran.
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Redazione LaViola.it