Fiorentina e Parma si illudono, alla fine arriva un pari pirotecnico ma serviva la vittoria ad entrambe. Cesare arrabbiato in tv
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi è bastato assistere a Fiorentina-Parma per capire perché entrambe sono laggiù. Una sfida-salvezza che ha evidenziato limiti ed errori, non poteva allora che finire in parità (di pirotecnico solo il risultato finale, 3-3) quando invece solo la vittoria, al netto delle rispettive assenze (ieri si sono infortunati pure Amrabat e Bani) e dei risultati altrui, sarebbe davvero servita. Così scrive Tuttosport.
ILLUSIONE. Si era illusa la grigia Fiorentina passata in vantaggio due volte con Martinez Quarta e Milenkovic sugli unici tiri nel primo tempo; si era illuso l’altalenante Parma che, dopo aver rimontato con Kucka su rigore e nella ripresa con l’ex Kurtic e rischiato di nuovo al 90’ (traversa di Quarta), aveva addirittura timbrato il sorpasso sulla successiva ripartenza col giovane Mihaila.
PRADE’. Cambi azzeccati ed emiliani in paradiso (l’ultimo successo data 30 novembre), viola all’inferno e Pradè in quel finale convulso a seguire la gara quasi a bordo campo: «Ci gira tutto male ma ne usciremo» dirà il ds festeggiando poi come un trofeo vinto il pari agguantato in pieno recupero, con la Fiorentina all’assalto disperato, grazie alla sfortunata deviazione di Iacoponi nella propria porta.
NERVOSO. Prandelli è un concentrato di nervosismo mentre parte del tifo ribolle: risponde piccato a Sky («Dite che Commisso è arrabbiato? Vi ha forse chiamato? Se io non l’ho sentito come avete fatto voi? Nessuno di noi è contento ma non alimentiamo altre tensioni in una situazione già critica») poi rincara: «Paradossalmente dopo questo 3-3 ho più fiducia, qui siamo tutti uniti, vorrei percepire altrettanto pure da chi fa la critica. In certi momenti servirebbe più positività…».

Di
Redazione LaViola.it