Vlahovic, Castrovilli ed Eysseric: la Viola torna a vincere dopo un mese. Lenta, inconcludente e nervosa nel primo tempo. Poi la metamorfosi
Vincere a tutti i costi aveva intimato alla vigilia un preoccupato Cesare Prandelli. Dimenticare il successo sul Milan aveva chiesto Vincenzo Italiano. Alla fine il maestro batte l’allievo ritrovando un successo che mancava da un mese (3-0 come alla Juve prima di Natale) e coincide col sorpasso in classifica e la 100° vittoria in A alla guida della Fiorentina. Stavolta i cambi si sono rivelati azzeccati, gol e assist per Castrovilli inizialmente in panchina, tris di Eysseric nel finale quando lo Spezia all’arrembaggio lasciava spazi e 9° gol stagionale più assist per Vlahovic, 8° nelle ultime 12 gare. Così scrive Tuttosport.
ASSENZE. Il millennial serbo ha sbloccato una partita approcciata malissimo dalla sua squadra, in modo intrigante dagli avversari. Due sconfitte di fila per la Fiorentina, due vittorie consecutive per lo Spezia. Si sono presentate così a questo scontro diretto e con defezioni importanti: Ribery tra i viola (il francese ha fatto un tifo sfegatato dalla tribuna), gli squalificati Erlic e Bastoni tra i liguri che però non si sono fatti condizionare scendendo in campo con il solito piglio battagliero e un’identità di gioco – manovra veloce e pressing continuo – ormai conclamata.
METAMORFOSI. Subito pericoloso il tridente formato da Gyasi e dagli ex Agudelo e Saponara col colombiano vicinissimo al gol e i tentativi di Saponara e Ricci al volo. E la Fiorentina? Lenta, slegata, inconcludente, pure nervosa come raccontano certe tensioni in campo e la faccia scurissima di Amrabat al momento del cambio. Poi l’ingresso di Castrovilli, il gol di Vlahovic e il tris viola.