Prima l’allenatore, poi le decisioni per acquisti e cessioni. Su Gudmundsson c’è da decidere entro il 18 giugno, ma il processo incide sulla necessità di ridiscutere il riscatto
I tifosi scalpitano, la Fiorentina invoca calma e pazienza. Perché per il ritorno di Stefano Pioli serve ancora un po’ di tempo, tanti gli aspetti da definire visto che il tecnico emiliano è ancora legato all’Al Nassr da un anno di contratto da 12 milioni. Così scrive Tuttosport.
PRESCELTO. Una situazione che, sommata alle questioni fiscali, impone un lavoro diplomatico attento e costante. Ma che sia Pioli l’allenatore prescelto dopo l’improvviso addio di Palladino non ci sono dubbi, così come sul fatto che l’ingaggio del nuovo tecnico sia l’assoluta priorità: una volta definita verranno affrontate le questioni riguardanti la squadra, acquisti, cessioni, rinnovi, riscatti tra cui quello di Albert Gudmundsson che dal ritiro della nazionale ha ribadito che resterebbe volentieri.
RISCATTO. La Fiorentina ha preso nota in attesa di incontrare il Genoa: c’è tempo fino al 18 giugno per esercitare il riscatto, entro quella data la società confida di aver messo tutto nero su bianco e annunciare Pioli. Gudmundsson è reduce da un’annata altalenante (33 gare e 8 gol) complici infortuni e strascichi della vicenda giudiziaria che dovrebbe protrarsi fino all’autunno. Di qui l’esigenza del club di tutelarsi e ridiscutere i 18 milioni chiesti per il riscatto.
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Redazione LaViola.it