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Tutti uniti, tutti assieme per la Fiorentina: il messaggio di Andrea Della Valle e Corvino a Sousa e alla squadra

Battere lo Slovan Liberec per mettere una serie ipoteca sulla qualificazione al turno successivo e poter pensare con maggior tranquillità al campionato, anche se dopo la gara contro la Sampdoria di domenica pomeriggio la Serie A si fermerà nuovamente per le gare delle nazionali.
Contro lo Slovan è facile attenderci che Sousa darà spazio a chi ultimamente ha giocato poco, come Chiesa, Babacar, Cristoforo, Zarate. Ci sarà turnover ma non sarà ‘massiccio’, in casa viola non si vuol sottovalutare l’impegno, che sulla carta è più che abbordabile ma i rischi sono sempre dietro l’angolo.

Probabilmente, invece, Sousa non cambierà modulo tattico. Il 4-2-3-1 in questo momento sembra dare a lui e alla squadra maggiori certezze.
La vittoria di Bologna ha dimostrato che la strada intrapresa è quella giusta ma chiaramente il tecnico viola non vuol rivedere, sul piano dell’atteggiamento e della concentrazione, io secondo tempo del Dall’Ara, dove in fase di ‘gestione’ della partita la squadra ha rischiato qualcosa di troppo.

Vincere aiuta a vincere e quindi adesso serve conquistare i tre punti in Europa League.
Anche per riportare tutto nei giusti binari. Impossibile negare che le parole di Paulo Sousa su sognare e realtà con la Fiorentina, proprio alla vigilia della gara contro il Bologna, hanno lasciato qualche pensiero, riflessione all’interno della società viola. Per il presente e il futuro. L’intervento di Andrea Della Valle a Bologna, dove ha parlato con Sousa, sembra aver chiarito a tutti la situazione. D’altra parte il messaggio lanciato poco prima della scesa in campo al Dall’Ara è stato chiaro e limpido: “Tutti uniti, tutti assieme per la Fiorentina”.

Certo è che Andrea Della Valle, come Pantaleo Corvino difenderanno fino in fondo tutto e tutti ma chiaramente tutti dovranno sempre fare di tutto per essere difendibili fino in fondo.

Intanto, domenica al Franchi, per le celebrazioni dei 90 anni della Fiorentina, ci saranno i protagonisti del 1968-69, quelli della vittoria del secondo scudetto. Un momento da ricordare nel migliore dei modi: primo perché nella sua storia, purtroppo, è l’ultimo scudetto vinto e secondo perché chissà mai se un giorno Firenze potrà tornare a festeggiare la vittoria del campionato, ed è quindi giusto rendere omaggio a chi tanti anni fa riuscì a fare l’impresa.

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