Rassegna Stampa

Tutti insieme. Oltre 30mila domenica al Franchi, con i Della Valle. Provare a ripartire per Davide

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Ringraziare Firenze, ringraziare il mondo del calcio tutto, trovare le parole giuste per continuare insieme il viaggio. Diego e Andrea Della Valle stanno studiando come e quando. Presto? Sì, molto presto. Non è un’esigenza, è un’urgenza. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. L’amore a volte fa fatica a trovare gli spazi giusti, ma quando parte… è irrefrenabile. Però è vero: non è facile. Intorno una coltre di dolore, alle spalle troppi errori, troppe incomprensioni, troppe distanze. Eppure tanti sentono che questa potrebbe essere la strada giusta. Intanto domenica, i fratelli Della Valle, per la prima volta in questa stagione, saranno entrambi allo stadio per la partita.

Andrea è rimasto a Firenze anche oltre l’addio della salma di Davide Astori. Rimane al centro sportivo, assiste all’allenamento. Guarda Pioli e i suoi ragazzi tentare disperatamente di preparare la gara contro il Benevento. Domenica mattina, poco dopo colazione. Quasi impossibile, raggelante senza il capitano. Diego è partito, ma se non avrà inconvenienti insuperabili tornerà proprio per la partita, per dare una mano, per stare con il fratello e la squadra. Tutti insieme, tutti uniti, come aveva sperato e pregato succedesse presto lo stesso Astori. Una Fiorentina, una soltanto, la garanzia che sia forte e coraggiosa.

E la città aspetta. Una parola, un gesto, dentro ha ancora quello che non le è piaciuto, quello che le ha fatto male. Intanto però sta preparando una grande manifestazione di affetto per Davide. Pure gli ultrà vogliono ringraziare, vogliono far sentire nuovamente la propria voce. Una gigantesca coreografia che impegnerà tutto il Franchi, trentamila persone. Probabilmente anche di più. Un gesto che viene dal cuore, per chi ha mostrato rispetto. E il rapporto con i Della Valle? La verità prima di tutto: le distanze sono sempre distanze e le ferite restano ferite, però… un gesto potrebbe essere apprezzato. E’ stata applaudita la rappresentanza della Juve, Buffon, Chiellini, gli altri, anche quella del Milan e dell’Inter, della Samp, della Roma, altre ancora. Nel momento del dolore tutto è possibile. Di sicuro domenica ci saranno applausi e non fischi, amore e non contestazione. Una scelta da apprezzare e capire. Ma ci vorrebbe un gesto, una parola, una volontà di superare le distanze. E’ possibile, difficile ma possibile.

Il primo passo rimane il più complicato. Basterebbe sentirsi dire che i Della Valle sono decisi, nel ricordo di Astori, a rilanciare verso l’Europa la propria squadra. Che i ragazzini di qualità come Chiesa resteranno al loro posto, nessun investimento miliardario ma un passo avanti, dopo le fondamenta la nuova edificazione. Riprendere a sognare. Piano, in silenzio, ma su basi solide così come era solido Davide. Un patto per tornare a guardare il colore viola nella convinzione che possano venire anche momenti di serenità, di ottimismo. Mani tese dopo i giorni di fiele. La Fiorentina ne ha bisogno, Firenze ne ha assoluto bisogno.

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