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Tutti in attesa del CdA viola, tanti i problemi da risolvere. Cambia la dirigenza ma non sarà facile

Pazienza, tanta pazienza. Di questo si devono armare i tifosi viola e di chi ne ha a cuore le sorti della Fiorentina per capire come sarà la squadra della prossima stagione. Corvino avrà a disposizione circa una ventina di milioni di euro, ve lo stiamo scrivendo da settimane, che potranno aumentare di qualche milione con qualche cessione minore. Tutto partirà, però, solo dopo la ratifica del CdA della stessa società viola. Quello della settimana scorsa è stato solo ‘tecnico’, per il prossimo si dovrà aspettare quello di giugno. Da capire se avverrà prima della decisione dell’Uefa sul Milan, attesa per metà del prossimo mese, oppure subito dopo. Questo perché è evidente che con un possibile preliminare di Europa League da giocare progetti e investimenti dovranno essere rivisti.

Durante il prossimo CdA sarà discusso anche il futuro societario di alcuni dirigenti, con possibili ‘scossoni’. Da come ci viene fatto sapere da tempo ci dovrebbe essere una promozione di Salica alla presidenza del club e di Antognoni alla vicepresidenza. Con il relativo ‘spostamento’ di Cognigni a seguire la costruzione del nuovo stadio. A prescindere che resta da capire, a livello pratico, cosa realmente cambierebbe alla Fiorentina se poi investimenti resteranno quelli degli ultimi anni e il monte ingaggi, per costruire una squadra competitiva, non cambierà fin da subito in maniera sostanziale e non solo di pochi milioni nei prossimi anni, tutti i conti non sono stati fatti con l’oste, in questo caso Cognigni, che accetterebbe di seguire in prima persona la costruzione della nuova casa della Fiorentina ma non ha nessuna intenzione di lasciare la poltrona di presidente.

È chiaro che una decisione finale sarà presa da Diego e Andrea Della Valle ma non è da escludere un a prossima ‘battaglia’ interna alla società gigliata.

Difficile, dura, in questo momento parlare dell’arrivo di nuovi giocatori in viola. Di certo al momento quello che risulta è che il target di giocatori che sono stati seguiti non è di quelli che possono certo far pensare a un netto cambio di rotta rispetto agli ultimi mercati in entrata. Anche se è vero che a volte non è detto che il nome ‘importante’ sia sinonimo di giocatore forte.

In questo momento Corvino e la Fiorentina devono risolvere altri problemi. La prima il futuro di Badelj. Stranamente dopo mesi e mesi di attesa la società viola negli ultimi giorni avrebbe messo fretta al giocatore per decidere se accettare la proposta di rinnovo oppure lasciare Firenze. In casi come questi tutti hanno ragione e tutti hanno torto, ma perdere un giocatore come Badelj vorrebbe dire per le casse viola dover tirare fuori una decina di milioni di euro per un nuovo regista. E visto il budget che Corvino si ritrova sarebbe un problema non di poco conto.

Tra le questioni da risolvere c’è ancora da riscattare Pezzella dal Betis Siviglia, c’è da trovare non uno ma due portieri che possano garantire quantità, qualità e qualche punto in campionato. E probabilmente ci sarà da risolvere i problemi dei rientri. Il Chievo Verona non vuole riscattare Tomovic, il Sassuolo non è soddisfatto di Babacar e quindi pagherà tutti e dieci milioni oppure chiederà uno sconto? Questi sono solo alcuni casi, altri arriveranno nei prossimi giorni.

E quindi tutti ad armarsi di santa pazienza in attesa di capire nelle prossime settimane che futuro sarà dato alla Fiorentina.

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