Spalletti farà turnover, ma conferma Retegui: in attacco con lui ci sarà Raspadori. Dietro spazio a Buongiorno
Si può temere Israele che ne ha presi tre dal Belgio, quattro dalla Francia e un paio da noi a Budapest? Potevamo segnarne anche di più, abbiamo un po’ rallentato nel secondo tempo, e la solita disattenzione difensiva ha regalato nel finale il gol ad Abu Fani, uno di quelli con qualità. Ma la distanza di categorie è indiscutibile. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Italia-Israele dipende tutta da noi. L’Italia vista contro la Francia, e per i 40’ con il Belgio, non ha problemi ad arricchire di altri tre punti la classifica e tentare l’allungo, se non una vera e propria fuga, su Belgio e Francia che si sfidano in contemporanea a Bruxelles. Dalle parole di Spalletti, questa sembra però una partita chiave, tanto che il ct precisa: «Questa volta non darò indicazioni sulla formazione». Partita cruciale lo è sicuramente, ma anche per altre questioni. Compreso il dimostrarsi grandi, senza esitazioni, contro le “piccole”.
Come Sinner
Spalletti ha spesso indicato come riferimento Sinner, grande amico dell’Italia fin dalla tournée negli Usa: il nostro numero uno si precipitò di sera in auto, da Miami a Fort Lauderdale, per abbracciare gli azzurri appena atterrati. Sinner, rispetto ad Alcaraz, non perde mai con chi è sotto in classifica. Israele è il numero 81 del ranking Fifa mondiale, noi siamo al 9° posto.
Questo devono fare gli azzurri oggi. Sentirsi grandi. Fare i grandi. Anche con l’inevitabile turnover che coinvolgerà quattro o cinque interpreti.
Turnover
A settembre, tra Francia e Israele, Spalletti aveva cambiato cinque giocatori. Rispetto al Belgio dell’Olimpico, di sicuro, Vicario prenderà il posto di Donnarumma, e non soltanto per un esame di maturità da tre punti: il portiere del Psg è diffidato e un altro “giallo” significherebbe non averlo contro il Belgio. Nella stessa situazione disciplinare sono Gatti (assente), Pisilli e Retegui.
Ma Spalletti ha fatto capire che non tutti i diffidati saranno risparmiati, così è legittimo attendersi una coppia gol Raspadori-Retegui in un sistema più simile al 3-5-2 che al 3-5-1-1. Il terzo cambio probabile è in difesa: Buongiorno dovrebbe sostituire Bastoni al centro. In mezzo, infine, Bellanova può prendere il posto di Cambiaso, e uno tra Ricci, Frattesi e Fagioli resterà fuori.
Occasioni
Sono occasioni da non perdere per chi andrà in campo. Se Spalletti vuole proseguire con le rose a 23, un’idea fin qui redditizia, presto si troverà al bivio di tagli difficili. Se rientrano Barella, Chiesa, Zaccagni, e poi Scamacca e Scalvini, infatti, sarà obbligatorio anche il turnover nelle convocazioni. Stasera c’è da convincere il ct che, s’è capito, non ci mette molto a depennare qualcuno se non lo convince: da Colpani a Pessina, da Casale a Romagnoli, in tanti sono usciti dal progetto. Anche Locatelli è in bilico. Fuori sembrano già Cristante e Mancini, oltre a Darmian, Acerbi e Jorginho per età.
Nations
Naturalmente l’obiettivo immediato sono i quarti di Nations, torneo che forse qualcuno può permettersi di snobbare ma noi no, e per la verità non l’abbiamo mai fatto. Il pari con il Belgio ha un po’ frenato la corsa, stasera non c’è altro risultato che il successo. Ma Belgio-Francia in contemporanea a Bruxelles è altrettanto importante: il risultato da scongiurare è forse la vittoria dei padroni di casa.
La classifica diventerebbe questa: Italia 10 punti, Belgio 7, Francia 6, un mischione pericoloso con tre in gioco. E la corsa si fa sul terzo posto, perché i primi due qualificano e consegnano di diritto la prima fascia nel sorteggio per la qualificazione al Mondiale.
Difesa
Non ultimo, il tema difensivo. Da Italia-Albania all’Europeo subiamo gol sempre: sette partite, nove reti alle spalle di Donnarumma. Contro Albania e Francia addirittura dopo pochi secondi. L’ultima gara in cui abbiamo chiuso la porta è l’amichevole con la Bosnia. Sbarrare la strada a Israele sarebbe psicologicamente utile, oltre che importante per la differenza gol. Spalletti ha chiesto ordine ed equilibrio, a Budapest un paio di ripartenze potevano farci male. Scenario da evitare.

Di
Redazione LaViola.it