Da miglior allenatore emergente alla prima stagione complicata della carriera. Ha cambiato modulo, ha adattato tanti giocatori. Ma i risultati…
Stagione complessa anche per Vincenzo Italiano, considerato il miglior allenatore emergente degli ultimi campionati, almeno quattro, pieni di promozioni e soddisfazioni. Ma quando l’asticella sale, aumentano le pressioni. E la tensione può cambiare il comportamento, soprattutto quando gli infortuni complicano le scelte e la «squadra ideale» non scende mai in campo. Ha sempre la stessa mano ispirata, Vincenzo Italiano? Di sicuro una scelta coraggiosa è stata quella di cambiare il modulo che era stato vincente durante la scalata dalla serie D alla serie A: una volontà condivisa con i giocatori dopo lo 0-3 in Conference contro il Basaksheir, scrive La Nazione.
CAMBIAMENTI. Vantaggi evidenti nella fase prima della sosta mondiale, ma nel 2023 sono ricominciati i problemi. Italiano è apparso molto meno tarantolato in panchina durante la partita persa in casa contro il Torino: che segnale è? Il tecnico ha poi cercato di adattare alcuni giocatori: Kouamé ha fatto più mestieri, Jovic anche, nel ruolo di mediano si sono avvicendati a rotazione praticamente tutti i centrocampisti, come in quello di trequartista. E poi: Dodo ha fatto anche la mezz’ala, Amrabat che al mondiale è stato formidabile in fase di chiusura è tornato a fare il regista molto orizzontale. Meno ordine, più improvvisazione, molto smonta e rimonta per trovare soluzioni imprevedibili.
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Redazione LaViola.it