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Tre partite in sette giorni, i viola si giocano l’Uefa in piena emergenza
Come riporta il Corriere Fiorentino, una nuova Fiorentina per dare un senso alla stagione e fronteggiare l’emergenza. Il Crotone ci può regalare la quarta vittoria consecutiva, record con Pioli. Ma dietro una partita non certo proibitiva, si nascondono parecchie insidie. E si riaffacciano vecchi fantasmi.
L’assenza di Badelj peserà moltissimo negli equilibri psicologici e tattici della squadra. Il nuovo capitano è il fulcro intorno a cui la Viola prova a fiorire, rinascere, vivere. Anche a darsi dei traguardi, come l’Europa League, tornata nel mirino dopo le tre vittorie in fila. Badelj però starà fuori almeno un mese per l’infortunio al legamento collaterale del ginocchio destro rimediato con la sua Nazionale.
Un regalo sgradito a cui occorre rimediare con la stessa feroce determinazione che il gruppo ha mostrato senza Davide e in un momento non facile perché le partite si susseguono una dietro all’altra e sono tutte decisive.
Dopo il Crotone, che ha un disperato bisogno di punti e all’andata se n’è presi già tre, c’è da tornare a Udine, il viaggio maledetto bagnato dall’angoscia e poi è in programma la trasferta in casa della Roma.
Tre sfide cruciali in otto giorni con la rosa corta sono un bel problema. Servono compattezza, umiltà e voglia di andare oltre l’ostacolo per capire se l’Europa è una suggestione o qualcosa in più. Pioli, che in questo periodo ha dato già tanto sul piano tecnico ma soprattutto emotivo, dovrà essere bravo a ridisegnare la sua creatura. Una squadra nuova negli interpreti e nel sistema di gioco, che poi è un falso problema perché più che i numeri contano l’atteggiamento e l’interpretazione della partita.
Ma non c’è dubbio che oggi qualcosa cambierà. Un ritorno al 4-2-3-1 balbettante di inizio stagione con l’obiettivo di tamponare le falle e dare al gioco più verticalità. Così è probabile il rilancio di Cristoforo, titolare contro il Chievo, a fianco di Veretout, che dovrà inserirsi di meno e coprire di più. Gli esterni dovrebbero essere Chiesa e a sorpresa Eysseric, che avrà finalmente l’occasione di dimostrare di non essere un acquisto sbagliato. Federico, che ha esordito nell’Italia dei grandi contro l’Argentina e conquistato il rigore del pareggio (di Insigne) con l’Inghilterra, è tornato gasatissimo. Al Franchi, Chiesa è chiamato a superarsi per la Fiorentina, sperando che le due settimane azzurre non gli abbiano bruciato tutte le energie nervose.
La differenza, con il 4-2-3-1 assai poco equilibrato di inizio stagione, dovrebbe farla il nuovo Saponara, alla terza di fila da titolare. L’asse con Badelj, visto a Torino, sembrava la base del rilancio viola. Stavolta il compito del trequartista sarà ancora più difficile. Anche lui, come tutto il gruppo, è chiamato a superare i propri limiti in un sabato spartiacque.
