È quasi fatta per Gollini, Dodô e Jovic, che arriverà dal Real a titolo definitivo. Pradè: «Ci piace molto, però siamo ancora in trattativa»
Passato, presente e futuro. C’è stato di tutto nelle parole di Daniele Pradè che ieri ha inaugurato la nuova stagione della Fiorentina. Programmi, strategie, speranze, ambizioni e, non senza polemica, qualche passo indietro. Scrive il Corriere Fiorentino.
Perché il finale di campionato culminato col ritorno in Europa, a suo modo di vedere, non è stato accolto col giusto entusiasmo. «Abbiamo raggiunto un grande traguardo. Eppure — ed è questo il suo rammarico — all’esterno tutto questo non è stato accolto come mi aspettavo. Mi sono chiesto perché, ma non sono riuscito a darmi una spiegazione».
Dalle strategie, ai nomi. «Jovic ci piace molto — ha ammesso Pradè — ma un affare non è fatto fino a quando non ci sono le firme». In realtà l’operazione è in dirittura sulla base di uno strano acquisto a titolo definitivo e gratuito. Col serbo che firmerà un biennale (stipendio da 2,5 milioni) al termine del quale potrà rinnovare per altri due (in quel caso l’ingaggio raddoppierebbe). O andarsene a zero.
In caso di cessione nelle prime due stagioni, invece, al Real Madrid spetterebbe il 50% dell’incasso. Per lui, come per Gollini e Dodô saranno decisivi i prossimi giorni. E l’obiettivo è metterli a disposizione di Italiano al massimo per l’inizio della prossima settimana.

Di
Redazione LaViola.it