Rassegna Stampa

Trasloco Fiorentina: i tifosi discutono tra rassegnazione, delusione e ironia

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Il punto di vista di coloro che più di tutti subiranno il trasloco biennale della Fiorentina: ovvero i tifosi viola

«Purtroppo noi cittadini paghiamo le scelte dei politici. se avessero fatto fare lo stadio a Commisso a quest’ora sarebbe finito», dice Giorgio. «A me questa decisione non mi tocca, è un pezzo che non vado allo stadio, non ci andrò nemmeno prossimamente», risponde Giovanni. È la solita giornata caotica al Bar Marisa, storico punto di ritrovo dei tifosi viola. Scrive la Repubblica.

Così come Giorgio e Giovanni, da inizio mattinata tutti quelli che passano per un caffè, la colazione, il pranzo o un aperitivo si domandano la stessa cosa. «E ora dove ci mandano a giocare?». Un tormentone simile a quello che nel calciomercato porta i tifosi a chiedersi “Chi si compra?”. La Firenze viola il giorno dopo la notizia di una Fiorentina fuori dal Franchi per due anni, discute, in un misto di delusione, rassegnazione e ironia. Qualcuno fa anche proposte, su sedi alternative al classico stadio di casa.

Sui social, alle radio, nei vari siti dedicati alle vicende viola è uno sfogo di opinioni e sentenze

«L’Udinese e l’Atalanta hanno giocato con il cantiere aperto, noi invece non si può» dice Massimo Angiolini. «A Bologna Saputo fa costruire uno stadio provvisorio in tubi innocenti da diecimila posti» scrive Alessio Pugi su Facebook. In tanti si aspettavano che i lavori potessero coincidere con uno stadio parzialmente aperto, come successo a Udine. Altri volevano una struttura provvisoria sul modello Bologna o come successo a Cagliari.

«Sarà un biennio che costerà molto ai tifosi. Sia a livello economico che di stress, grazie sindaco», scrive Paolo Baroncelli. «Ora vediamo i veri tifosi. C’è tanta gente come me che è trent’anni che macina 350 km a partita per venire a Firenze. Vediamo quanti fiorentini lo faranno», rilancia Massimiliano Testi sotto una notizia del sito LaViola.it.

Le associazioni del tifo hanno chiesto di essere consultate. Anche per indicare i pro e contro delle varie sistemazioni da un punto di vista di rapporti tra tifoserie: «Speriamo che almeno questa volta i tifosi siano considerati, racconta Stefano Sartoni, detto il Passa, leader per anni della Curva Fiesole. Per me la soluzione migliore è Empoli, a Modena ci sarebbe il rischio di incrociare sulla A1 altre tifoserie. Sarà comunque una cosa scomoda, nel 1990 giocammo a Perugia solo una stagione, due anni sono lunghi »

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