Editoriali
Trasformare il dolore in energia: la missione di Italiano e del gruppo viola. Un mese tutto d’un fiato per decidere la stagione
Nove partite in trenta giorni, col sogno di centrare un risultato importante nel nome di Joe Barone. Firenze pronta a trascinare la squadra
Dal dolore alla necessità di ripartire. Dalle lacrime e dall’incredulità alla promessa fatta all’interno del gruppo: provare a rendere speciale questa stagione. Coronare il sogno che aveva Joe Barone, tramite un trofeo e/o un piazzamento di prestigio in campionato. Se lo sono detti Italiano, Biraghi e Rocco Commisso negli allenamenti dei giorni scorsi al Viola Park: tra poco si tornerà in campo e ci sarà da trasformare il dolore in energia. Il senso di smarrimento in una corsa in più per il compagno. Con una città alle spalle, che ancora una volta sarà pronta a stringersi attorno alla squadra nel momento di difficoltà.
INSIEME. Firenze lo ha già fatto capire durante la giornata di camera ardente al Viola Park: da parte divergenze e critiche del passato, c’è da stare vicini ad un gruppo che ha perso un vero punto di riferimento. Già domenica, contro il Milan, è atteso il tutto esaurito (con la Ferrovia però chiusa per lavori). Difficile poter paragonare questa tragedia rispetto a quanto avvenne sei anni fa, quando la squadra di Pioli attraversò il dramma della scomparsa di Astori. Ogni gruppo, ogni persona affronta certe questioni in modo del tutto soggettivo. Però i messaggi che arrivano da casa viola parlano di uno spogliatoio unito e determinato, di una condizione fisica in crescendo per tanti interpreti, di un rinnovato obiettivo collettivo per il finale di stagione.
UN MESE DECISIVO. Tre fronti da giocarsi, tre percorsi da provare a portare fino in fondo. E il prossimo mese sarà decisivo. Nove partite nel giro di trenta giorni, tra la corsa all’Europa in campionato, la Coppa Italia e la Conference League. Il Milan al Franchi, l’Atalanta in Coppa sempre in casa, la Juve allo Stadium, la trasferta a Plzen, il Genoa in casa, il ritorno europeo con i cechi, la Salernitana in Campania, il ritorno a Bergamo in Coppa e il Sassuolo al Franchi. Un tour de force da vivere tutto d’un fiato, senza sosta. Che magari può essere anche allungato, in caso di qualificazione alle semifinali di Conference (sarebbero il 2 e 9 maggio) e alla finale di Coppa Italia (15 maggio).
RISORSE. Ci sarà bisogno di tutti nelle prossime settimane. Da Kouame che finalmente sta tornando in buona condizione, a Dodò che sta facendo passi da gigante, fino a Christensen che è rientrato ad allenarsi. Ma anche lo stesso Castrovilli può essere una risorsa (anche se non è in Lista Uefa). Così come Italiano si aspetta tanto da chi fin qui ha reso meno delle aspettative, da Maxime Lopez a Ikoné. Si ripartirà dal Milan, e da una Fiorentina ferma da quindici giorni dopo l’1-1 interno con il Maccabi. Gonzalez arriverà a ridosso dell’impegno e sarà gestito, Beltran rientrerà dal Messico (ma è atteso mercoledì a Firenze) e si giocherà il posto con Barak, in crescita anche in Nazionale. Bonaventura sarà squalificato. Chi è rimasto a Firenze, da Belotti a Sottil, da Quarta ad Arthur, riprenderà oggi ad allenarsi. Un’altra giornata di forte commozione con l’ultimo saluto negli States a Joe Barone.
