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Tramezzani: “Basilea con grande spirito e gruppo. Ma la Fiorentina è più forte e cresciuta”

L’allenatore esperto di calcio svizzero analizza il momento del Basilea, prossimo avversario della Fiorentina in Conference League

L’ex tecnico del Sion Paolo Tramezzani parla così del Basilea, prossimo avversario della Fiorentina in Conference League, a Lady Radio: “E’ un po’ in difficoltà in questa stagione, basti pensare che lo Young Boys ha vinto il campionato con un sacco di giornate d’anticipo e il Basilea, che solitamente si contente lo scudetto con loro, è a metà classifica alla ricerca di una qualificazione in Europa. Domenica hanno perso con lo Zurigo, l’ho visto comunque bene il Basilea, a parte il finale di gara in cui ci sono stati diversi episodi, espulsioni ed è arrivata la sconfitta, ma nell’ultimo periodo mi è sembrato comunque in forma. Gli è mancata continuità, credo che per loro sia un percorso molto simile a quello della Fiorentina, che cercano di ottenere il pass per la prossima Europa via Conference”.

BASILEA. “Hanno cambiato tecnico a gennaio, cercano quasi sempre di giocare, hanno un tifo molto caldo. Negli ultimi anni hanno fatto ottimi risultati a livello europeo, ormai non sono più una sorpresa. E’ vero che quest’anno hanno fatto una Super League non buona, ma hanno tanti giovani e in Europa ha fatto molto bene quest’anno. Ha un grande spirito di spogliatoio, unità, dei buoni calciatori come Zeqiri, Xkhaka, tanti giovani di prospettiva, ma direi che la loro arma migliore è la coesione perché danno sempre tutto per questa maglia. Vedo una Fiorentina più esperta, cresciuta molto nella seconda parte di stagione, sia nel gioco che nei singoli e anche per quanto riguarda l’allenatore. La Fiorentina ha tutto per fare bene in questo doppio confronto di Conference League e avere la meglio sul Basilea, che comunque non è da sottovalutare. Sarà fondamentale difendersi bene, soprattutto a Basilea. Non vuol dire difendersi, ma farlo bene. Corrono molto, soprattutto sulle corsie esterne, spingono in tanti, non devi sbagliare pressoché niente”.

CABRAL. “Lo conosco bene, ci ho giocato contro, seguito…direi che è molto migliorato nei meccanismi di gioco di questa Fiorentina. All’inizio lo vedevo un po’ spaesato nel gioco della Fiorentina, ma lo faceva anche a Basilea, dove spesso restava isolato in attacco, ma essendo il terminale offensivo di quella squadra faceva comunque tanti gol. Chiaramente, giocando in quel modo, in Italia non riesci a fare gol, mentre negli ultimi mesi l’ho visto molto più coinvolto nel gioco, nella manovra, viene anche più indietro, fa i movimenti giusti e viene trovato con maggior facilità dai compagni. Ci ha messo un po’ ad ambientarsi, pensavo che Cabral fosse ormai una scommessa persa, ma adesso è tutt’altro giocatore rispetto ai primi mesi in cui era arrivato alla Fiorentina. E tornando al discorso della crescita…anche l’allenatore ha cambiato modo di coinvolgere i propri calciatori, tant’è che sono cresciuti in tanti nella Fiorentina, che oggi è una grande squadra in virtù della crescita soprattutto mentale che a livello collettivo sono riusciti a fare”.

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