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Traffico di droga: tra gli arrestati il procuratore capo dell’Aia D’Onofrio. Gravina: “Sono sconcertato”
L’operazione nell’ambito di un’indagine della Dda milanese che ha portato a smantellare un traffico di stupefacenti tra Italia e Spagna
Si è dimesso dal suo incarico di procuratore capo dell’Aia, l’associazione arbitri, Rosario D’Onofrio, l’ex militare arrestato giovedì nell’ambito di un’operazione della Dda di Milano e della Guardia di Finanza per traffico internazionale di droga. Lo apprende l’ANSA da ambienti arbitrali. Le dimissioni di D’Onofrio, entrato nella disciplinare Aia nel 2013 sotto la presidenza Nicchi e nominato sotto quella di Trentalange a capo dell’ufficio che indaga su eventuali irregolarità degli arbitri, sono state presentate nelle ore immediatamente successive all’operazione all’Aia che – si sottolinea sempre in ambienti arbitrali – nella vicenda è parte lesa.
“Sono sconcertato”. Lo dice il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commentando la notizia dell’arresto per traffico internazionale di stupefacenti del procuratore dell’Aia, Rosario D’Onofrio. “Ho subito chiesto riscontro al presidente Trentalange sulle modalità di selezione del Procuratore, in quanto la sua nomina è di esclusiva pertinenza del comitato nazionale su proposta del presidente dell’Aia. Una cosa è certa, la Figc assumerà tutte le decisioni necessarie a tutela della reputazione del mondo del calcio e della stessa classe arbitrale”.
