Il centrocampista rivelazione di questa stagione ha già esordito in azzurro e punta con forza il prossimo Europeo 2021. Rimarrà in viola, con l’obiettivo di segnare di più.
In pochi si aspettavano in tempi così brevi l’esplosione di Castrovilli. Certo, Montella fin dal ritiro estivo ci sperava, Pradè seguendo le indicazioni dello staff tecnico ci ha puntato con forza. E la società è stata poi brava a blindarlo a lungo termine, con un contratto importante, prima che le richieste delle big d’Italia e non solo si facessero pressanti. Da scommessa a certezza, rivelazione e punto fermo della Fiorentina del presente e del futuro. Fino all’esordio in Nazionale maggiore: da Minervino Murge a un ruolo centrale in Serie A, come è cambiato il mondo in pochi mesi, per uno che da Bari a Cremona, nonostante un’etichetta da predestinato, ne ha fatta di gavetta.
BLINDATO. Il salto nel massimo campionato italiano e nessuna ‘scottatura’ pagata. Il primo assist all’esordio contro il Napoli, il primo gol a San Siro contro il Milan a fine settembre. Ma non solo, perché quello che ha colpito da subito è stata la freddezza, la lucidità, la sfrontatezza e la personalità fuori dal normale per un 22enne che per la prima volta si affacciava alla Serie A. Prestazioni in crescendo, le attenzioni costanti di Mancini e il pressing delle grandi italiane. L’Inter, il Napoli e la Roma ci hanno provato e ci riproveranno, ma l’idea di Castrovilli e della Fiorentina è chiara: continuare ancora insieme.
PIU’ GOL. All’orizzonte, nella prossima stagione, ci potrebbe essere anche una maglia numero 10 a suggellare le giocate di Gaetano. Che, come prossimo step, avrà un obiettivo preciso: segnare di più. Perché, al di là dello stop psicofisico contro il Genoa e di un rientro in campo non semplicissimo, a stupire è stata la grande continuità di prestazioni. Spesso il migliore in campo, anche quando la Fiorentina ha sofferto sul piano del gioco e del palleggio. Da novembre in poi, però, sono mancati gol e giocate decisive. Lì deve migliorare, e lo staff lo ha sempre spronato negli allenamenti. Lo diceva Montella, lo ha ripetuto Iachini, così come Mancini: può e deve segnare di più. “E’ uno che ha nelle corde 8-10 gol a stagione”, ha detto più volte Beppe.
ASTINENZA DA NOVEMBRE. Castrovilli è a quota 3 gol in Serie A, più 2 assist. In 24 partite giocate. Non male, anzi, per essere il primo anno, ma anche nella prospettiva di una posizione più avanzata deve riuscire ad essere più incisivo. Anche perché le 5 giocate decisive sono arrivate tutte nelle prime 11 partite di campionato. Nelle successive 13 partite giocate, invece, non è più entrato a referto né con un gol né con un assist. Tante belle prestazioni, progressioni palla al piede e qualità, ma davanti non è più riuscito ad incidere. Fallendo anche un paio di buone occasioni da posizione favorevole. Solo 8 i passaggi chiave in campionato (64° posto generale), 18 i tiri in Serie A (gli stessi di Pezzella e Milenkovic, al 93° posto nella graduatoria totale). Mentre è al 2° posto assoluto per dribbling (103 totali, 76 quelli riusciti): meglio di lui solo Boga, gli altri sono molto distanti. Qualità e tanta corsa (media di quasi 11 km percorsi a partita, dietro solo a Pulgar nei viola e 23° assoluto in A). Il prossimo step: fare più gol.
Di
Marco Pecorini