Sempre più importante per il gioco di Italiano, ha preso in mano la Fiorentina. Il lungo corteggiamento di Pradè e Barone e il futuro a tinte viola
Lucas Torreira ha atteso oltre un anno prima di tornare a segnare (l’ultima volta il 31 ottobre 2020 con l’Atletico Madrid), ma a giudicare dal modo in cui l’uruguagio ha condiviso con il pubblico la gioia del gol di domenica la pazienza è stata premiata, scrive il Corriere Fiorentino.
FONDAMENTALE. Che Torreira potesse essere l’uomo giusto nel posto giusto era facile prevederlo, lo dimostra il lungo corteggiamento avviato da Barone e Pradè che da più di un anno lo inseguivano salvo metterlo a disposizione di Italiano soltanto la scorsa estate. Arrivato (in prestito) dopo un periodo non semplice Torreira ha impiegato poco a prendere per mano la squadra, lasciando inizialmente spazio a Pulgar salvo diventare così importante che qualche sostituzione ha fin troppo indebolito la squadra, come contro la Juventus o a Empoli. Di certo quella contro il Sassuolo è stata una delle sue migliori partite, completa per quantità e qualità.
RISCATTO. Le sue ottime prestazioni spingeranno la società ad esercitare il riscatto da circa 15 milioni con l’Arsenal proprietario del cartellino. I recenti contatti tra la dirigenza e il procuratore Bentancur, oltre agli ottimi rapporti con il d.t. Burdisso, fanno pensare a un’operazione che è già considerata formalità, almeno secondo il punto di vista dei viola pronti a rinforzare la squadra intorno alle sue geometrie.
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Redazione LaViola.it