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Torna l’Europa League: turnover viola, ma non troppo

Calcoli e opportunità da valutare alle porte del match di domani sera contro lo Slovan Liberec, quarta partita di un gironcino europeo abbastanza modesto per i valori, ma dispersivo per le trasferte. Più di ottomila chilometri solo per la gita fuoriporta anda/rianda a Baku l’8 dicembre, in Azerbaigian e non al Piazzale Michelangelo: la Fiorentina vuole arrivarci con la sicurezza del primo posto matematico per la fase a scontri diretti, logico che le due partite interne contro lo Slovan e il Paok (domani e il 24 novembre) abbiano un valore specifico superiore. Lunga premessa per arrivare al punto, cioè che domani sera alle 21.05, diretta in chiaro su Tv8, Sousa darà spazio alle riserve, ma non troppo.

Sul concetto di ’troppo’ è come al solito difficile avere certezze, ma in rampa di lancio ci sono di sicuro due giocatori: Cristoforo e Chiesa. Il primo fin qui ha giocato 46 minuti in serie A e più spazio ha avuto invece in Europa League (titolare in Repubblica Ceca nel 3-1 che ha dato inizio alla possibile svolta stagionale viola).

Il secondo è stato superlodato da Sousa in estate: «Diventerà una bandiera viola e sarà il capitano del futuro». L’apertura di credito fin qui è valsa 76 minuti in campionato (tre presenze) e poco più di mezz’ora in Europa League nella partita casalinga giocata contro il Qarabag. Lo Slovan domani sera sembra l’occasione giusta per offrire un’altra opportunità a Chiesino, che da poco ha compiuto 19 anni, anche perché gli esterni viola negli ultimi tempi sono stati superutilizzati. Spazio probabilmente anche a Tomovic, De Maio e Babacar. Inutilizzabili anche in versione sperimentale Diks e Hagi, esclusi dalla lista Uefa come Toledo. L’evoluzione di quest’ultimo è tutta da valutare, essendo stato acquisito in prestito per due anni con una clausola rescissoria fuori mercato per quasi tutti i giocatori (30 milioni) e ancora di più straordinaria considerati i minuti che gli sono stati concessi fin qui da Sousa in partite ufficiali: zero. Toledo è arrivato dopo un periodo di inattività, ma le aspettative sul suo conto continuano nonostante tutto a essere altissime, aspettando che il giocatore sia presentabile nel modo giusto.

La Fiorentina domani sera ha la possibilità di piazzare un colpo decisivo per la qualificazione (si gioca in contemporanea Paok-Qarabag, seconde a pari merito con 4 punti, tre in meno dei viola). Due squadre saranno promosse ai sedicesimi, la missione obbligatoria è quella di conquistare il primo posto. Magari per evitare che nella fase a scontri diretti capiti il Tottenham, come l’anno scorso.

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