Ancora poche ore e per la Fiorentina inizierà l’avventura in Coppa Italia (o Tim Cup, anche se con questa denominazione perde fascino). È storicamente il trofeo più snobbato dalle squadre italiane, ma ogni stagione rappresenta per i viola la più ghiotta occasione di aggiungere un trofeo in bacheca, il quale manca dal 2001, quando Rui Costa e compagni alzarono al cielo la sesta Coppa Italia della storia viola.
Anche quest’anno, dunque, vincere la Coppa Italia è l’unica aspirazione quantomeno possibile per accaparrarsi il primo trofeo dell’era Della Valle e cancellare una delle pecche che più frequentemente viene rimproverata alla proprietà marchigiana. La strada non è delle più semplici; o almeno, non è certo agevole come quella che portò alla finale di Coppa Italia nel 2014 (in ordine, la Fiorentina superò Chievo, Siena e Udinese, per poi capitolare in finale contro il Napoli). Tuttavia, la parte del tabellone dove si trova la Fiorentina (insieme alla Lazio e alle milanesi) sembra comunque la meno complicata (dall’altro lato ci sono Juve, Roma e Napoli: le prime tre dello scorso campionato).
Insomma, anche per una squadra con poca esperienza e ancora in rodaggio come quella di Pioli, è d’obbligo provarci con tutte le motivazioni del caso. D’altra parte, una città intera chiede questo trofeo da tempo. Ecco perché Pioli opererà un turn over oculato, volto a far rifiatare chi è in debito d’ossigeno senza stravolgere l’identità della squadra, che nelle ultime uscite sembra stia emergendo. L’avversario non è dei più agevoli per un ottavo di finale: nonostante stia vivendo un inevitabile periodo di calo di risultato, la Sampdoria resta una delle rivelazioni della stagione. I blucerchiati hanno già espugnato il Franchi in Serie A, ma quella che avevano davanti era un’altra Fiorentina: alla seconda di campionato i viola sembravano un gruppo di individui più che una squadra.
Adesso, dopo tre mesi e mezzo da quella partita, l’umore delle due compagini si è capovolto e la Fiorentina punta a superare il turno, anche per perseguire quel processo di crescita tanto promettente quanto ancora instabile. Basta poco per cambiare gli umori di una città come Firenze: uscire agli ottavi di finale, in quello che potrebbe diventare l’obiettivo più importante di questa stagione, sarebbe una battuta d’arresto bruciante.
E allora forza Fiorentina. E forza Pioli, che ieri in conferenza stampa ha ribadito l’importanza che la Coppa Italia ha per questo gruppo, aggiungendo comunque che arrivare in fondo alla competizione sarebbe un’impresa. A prescindere da come la si pensi, la vera disdetta è l’orario, come sempre improponibile, in cui la Lega organizza la partita dei gigliati. Un peccato, perché con una partita serale ci sarebbe stata di certo una risposta maggiore da parte del popolo del Franchi.
Di
Marco Zanini