Torna il 12° uomo per la Fiorentina. Dal quasi record di abbonamenti del primo anno di Commisso alle pressioni e le paure del pre-covid, col rischio di eventuali malumori legati agli ultimi giorni di mercato
Il dodicesimo uomo è pronto a tornare. Dopo gli assaggi con Espanyol e Cosenza, col Torino il popolo viola è pronto a tornare a riempire il Franchi. Anche se in forma ridotta, con norme e regole legate alla pandemia, riapriranno tutti i settori dell’impianto fiorentino. Con che clima e con che aspettative? Impossibile fare previsioni, ad oggi, di quello che sarà l’umore del tifo tra una decina di giorni. Non tanto per come andrà la prima uscita della Fiorentina, domenica all’Olimpico contro la Roma, quanto perché il mercato è, e sarà, ancora aperto.
CON VLAHOVIC, SENZA VLAHOVIC. Molto, se non tutto, dipenderà dagli sviluppi della questione Vlahovic. Se per tutti gli altri movimenti, sia in entrata che in uscita, gli equilibri sono destinati a spostarsi di poco, (fuori Pezzella dentro Nastasic, fuori Lirola dentro Zappacosta con la possibilità concreta che arrivi un esterno) presentarsi alla prima gara di Serie A 2021-22, col ritorno del pubblico, con o senza il serbo in rosa, potrebbe modificare decisamente l’ago della bilancia degli umori. Sia in caso di permanenza che di cessione, perché a quel punto si creerebbe grande aspettativa per chi andrebbe a prenderne il posto. Chiaro, in caso di partenza, che la Fiorentina non potrebbe presentarsi con eventualmente solo Scamacca. Diverso, invece, potrebbe essere lo scenario se Vlahovic venisse sostituito con Berardi e Scamacca, o Berardi e Belotti, o chi per loro, ma comunque calciatori importanti, oltre che funzionali. Se dovesse rimanere Vlahovic, invece, e arrivare un esterno come il giovane Plata dello Sporting, gli scenari cambierebbero ancora. Tutto, ad oggi, è ancora aperto e in divenire.
DAL RECORD DI ABBONAMENTI AL RISCHIO MALUMORI. Impossibile, ovviamente, fare raffronti col passato, visto che non esistono gli abbonamenti (ad oggi) per via della pandemia. Ma quell’entusiasmo che si respirava nei primi mesi di gestione Commisso, che portò ad annientare ogni record dell’era Della Valle con quasi 25 mila abbonamenti staccati (quarto dato della storia della Fiorentina), sembra, comunque, lontano. Da quel record a oggi, infatti, ci sono stati due anni di difficoltà e come si svilupperanno gli ultimi giorni di questo calciomercato ne diranno di più. Non si può certo dire che Commisso e Barone non abbiano sempre dato grande importanza alla tifoseria, sia in termini di partecipazione che di difesa della stessa, ad esempio nei giorni delle polemiche con Gasperini. Le scintille post separazione con Antognoni sono state poi seguite da quelle per la scelta del cambio di logo sulle maglie, con primi striscioni di contestazione alla dirigenza/proprietà arrivati da parte del tifo organizzato. Come reagirebbe Commisso dinanzi a diffusi malumori da parte del tifo? Domanda che sorge spontanea, visto che non è mai accaduto fin qui, a maggior ragione nel momento in cui, dopo la cessione di Chiesa alla Juventus di un anno fa, potrebbe partire anche Vlahovic. Questi ultimi giorni di calciomercato, tuttavia, potrebbero anche ribaltare il tutto. Dipende da Commisso e da come la squadra mercato viola si muoverà, oltre che da volontà varie di agenti e calciatori.
LE PRESSIONI. La spinta del popolo viola non mancherà, questo è logico, come sempre accaduto. Resta da capire come reagiranno i singoli. Dal primo Vlahovic a Lirola, passando per Pezzella fino a Biraghi, tante volte (pure troppe) Montella e Iachini hanno evidenziato il problema delle ‘pressioni ambientali’ che andavano ad inficiare, non si è mai capito bene come e perché, il rendimento di qualche calciatore. Le aspettative, d’altronde, erano altre rispetto a quello che si è visto in campo in queste ultime due stagioni. Così come erano altre al termine della scorsa, quando venne preso Gattuso e la Fiorentina aveva palesato più volte la volontà di trattenere (con rinnovo) Vlahovic. Anche per questo, o meglio soprattutto per questo, gli ultimi giorni di questo mercato ne diranno di più, anche sul clima che ci sarà da attendersi al ritorno del dodicesimo uomo.
Di
Niccolò Misul