Su Tuttosport si continua a parlare delle proteste di Mazzarri contro la Fiorentina. Cairo fa ricorso e difende il tecnico.
Mossa e contromossa. Una giornata di squalifica. Ma il Toro fa subito ricorso, contro lo stop inflitto ieri pomeriggio dal giudice sportivo a Mazzarri. Così scrive Tuttosport.
Sono giorni che ai piani alti del club si discute dei fatti di sabato scorso, sviluppatisi al 29’ del primo tempo di Torino-Fiorentina 1 a 1. E quando ieri, con la sentenza (anche 5 mila euro di multa), sono comparse pure le motivazioni che hanno indotto il giudice Mastrandrea a infliggere una giornata a Mazzarri, non solo il tecnico ma anche Cairo e i suoi collaboratori sono saltati sulla sedia. Il presidente si schiera dalla parte del tecnico anche in quest’ultima vicenda.
PRECEDENTI. «Siamo esasperati: 6 partite su 10 sono già state condizionate da errori arbitrali, diversi dei quali decisivi per il risultato finale», diceva Cairo nei giorni scorsi. Tuttosport mostra anche una foto-sequenza del contatto Biraghi-Belotti al 93′. Le proteste granata si sono susseguite, da Cairo in giù. Ora il patron ha invitato tutti ad abbassare i toni. Ma non si aspettava tanta pervicacia, tra referto arbitrale e giustizia sportiva. Invece Fabbri (dopo aver cacciato Mazzarri per proteste) non si è risparmiato nemmeno nel resoconto dei fatti. Resoconto che il tecnico e vari testimoni oculari contestano. Cairo per primo è convinto che il tecnico (oltre al Toro-squadra) venga da tempo tartassato esageratamente, ingiustamente. Di qui la mossa del ricorso: mossa anche politica.
L’EPISODIO. Tuttosport pone il dito anche sull’episodio che ha fatto scattare la protesta di Mazzarri: “Mazzarri aveva protestato dopo un fallaccio commesso da dietro da Vitor Hugo su Iago. Un intervento da arancione, come si dice. Da giallo come minimo. Ma Fabbri non aveva estratto alcun cartellino, a differenza di poco prima contro Rincon, per un fallo assai meno violento e pericoloso, su Chiesa. Testimoni oculari hanno confermato i racconti di Mazzarri e ribadito a Cairo che il tecnico, in sostanza, dapprima si è messo a urlare: «Hai ammonito Rincon! Allora anche questo è giallo! Giallo!». Poi, una volta cacciato: «Perché mi butti fuori? Spiegamelo! Che ho fatto?». Ma Fabbri è sempre rimasto lontano: e muto (una forma di quella «arroganza del potere» contestata poi da WM nella conferenza stampa post partita)”.
DISPARITA’. Nel dispositivo del giudice non si parla di parole irriguardose. O peggio, oltraggiose (che compaiono quasi sempre, quando un tecnico viene allontanato). La casistica (pure in sede di giustizia sportiva) evoca innumerevoli accuse ben più gravi da parte di altri allenatori (alcuni di certo più potenti e protetti), che poi l’han fatta franca, clamorosamente. “E vogliamo parlare delle vibranti proteste di Pioli (anche fuori dall’area tecnica) nel finale della partita di sabato?”, scrive Tuttosport. “Questo giornale lo ha appena scritto (e titolato in prima pagina): “Arbitri, basta tartassare Mazzarri!”. E da settimane invoca giustizia, equità per il Toro, in campo. Vedremo la luce, un giorno?”, scrive il quotidiano torinese.