Incubo Covid nel ritiro del Torino, che prova a tornare alla normalità, anche se gli allenamenti in vista della Fiorentina non sono al massimo
Il Toro riparte, ma con tutte le limitazioni imposte dal protocollo, in questi casi. La notizia che ha stravolto i piani del club granata, modificando per l’ennesima volta il programma di Biella, è piovuta a ciel sereno nella prima serata di mercoledì: positività per un membro dello staff granata, asintomatico (con i biellesi che, uno via l’altro, prima hanno visto sfumare il ritiro, poi il test contro il Como, infine anche l’amichevole con la Primavera che sarebbe dovuta andare in scena oggi, e per assistere alla quale erano già stati venduti 600 biglietti), scrive Tuttosport.
Amichevoli annullate e fiato sospeso per il secondo giro di tamponi di ieri, dopo quello che ha certificato la positività di un membro dello staff. Un controllo iniziato alle 6 nell’hotel che ospita il Torino: poco dopo le 16 è arrivato l’esito, con la squadra, Giampaolo in testa, pronta a scattare verso il “Pozzo-La Marmora” per l’allenamento. La seduta del mattino, intanto, era già stata cancellata in attesa del responso. Che per fortuna di giocatori e altri componenti dello staff è risultato per tutti negativo. E così, accesi i motori del pullman, alle 16.30 il Toro si è potuto dirigere verso lo stadio.
Giampaolo, sempre assecondando il protocollo, non ha però potuto lavorare come avrebbe voluto, assieme a un gruppo di giocatori che sabato 19 esordirà contro la Fiorentina. I granata hanno potuto dedicarsi unicamente a un allenamento individuale: vale a dire niente contatti, e situazioni tattiche da simulare a debita distanza. Non certo il massimo, visto appunto il poco tempo che manca al via della stagione.
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Redazione LaViola.it