Rassegna Stampa
Torino, esplode la contestazione dei tifosi: ‘Cairo braccino, vattene’
«La Fiorentina ha Vitor Hugo, noi abbiamo i miserabili». Ringraziamo sentitamente il tifoso del Toro che con prodigioso spirito ha così tratteggiato il mal di fegato, subito dopo aver dovuto tracannare da un imbuto un’altra dose di olio di ricino, la quarta sconfitta di fila. Così scrive Tuttosport. E ringraziamo un altro tifoso, per il commento successivo: «Sì, abbiamo i miserabili più forti degli ultimi 40 anni», alludendo con sarcasmo a quel quesito-profezia di Cairo a inizio stagione («mi chiedo se questa sia la squadra più forte dopo i tempi dello scudetto», eccetera eccetera). Che barzelletta, oggi come oggi. Ma la verità è che il Toro fa ridere più che altro gli avversari. E al fondo di questa partitaccia che più partitaccia non si poteva, una riga si può e si deve tirare: con la matita granata. Perché la contestazione è esplosa.
E aveva cominciato a battere sul tamburo prim’ancora che iniziasse il buco nero della partita. L’incontro si era infatti aperto con la dura presa di posizione della curva Maratona. Stavolta sotto accusa non erano soltanto i giocatori, ma anche la gestione societaria. Due gli striscioni in partenza: “Voi pensate solo ai soldi e in campo non lottate più!”. E ancora: “Noi nostalgici di un Toro che non esiste più!”. E la seconda frase era, nei fatti, l’accusa più dura che si potesse scrivere all’indirizzo di Cairo. Il cuore delle critiche che il presidente riceve da anni dai fiordi granata più disparati, vicini o lontani che siano. Poi, una volta iniziata la gara, la curva Primavera ha intonato, come in passato, cori contro il patron: “Presidente vaff…”, e “Cairo vaff…”. In aggiunta, un cumulativo: “Ci avete rotto il c…”.
Dopo una ventina di minuti, sempre sullo 0 a 0, con la Fiorentina che controllava il gioco e si… allenava (anche al Var!), e con il Toro che non esisteva ma faceva finta di lottare, si doveva tornare in Maratona. Perché gli Ultras srotolavano altri 2 striscioni contro il non-nominato Cairo: “Pochi investimenti, tante parole…”. Ma anche: “La realtà è un Toro di poco valore”. L’altra curva si rimetteva a urlare: “Cairo, vattene!”. E la Maratona: “Meritateci!”. Altro lenzuolo in Primavera: “Cairo braccino”. Finché si arrivava alla fine del primo tempo. Cori della Maratona: “Fuori le palle”, “Ci avete rotto il c…”. E bordate di fischi.
Quindi l’apice, dopo il gol di Veretout. La Maratona: “Andate a lavorare”, “Ci avete rotto il c…”. La Primavera attaccava di nuovo Cairo. E stavolta anche la curva storica del tifo alzava il livello dei cori: “Cairo vattene”. Possiamo fermarci qui, nella cronaca della rabbia e nello sviluppo della requisitoria. Ricordiamo ancora quel «vergognatevi» urlato dalla Maratona ai giocatori, dopo il 2 a 1 di Thereau al 94’ su rigore, via Var.