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Editoriali

Top player, ora anche nei fatti: vai Federico, trascina questa Fiorentina. A cominciare da Ferrara

Fin qui top player lo è stato solo a livelli di immagine, adesso Federico Chiesa lo sarà anche nei fatti. Col suo rinnovo la Fiorentina blinda il suo talento, stavolta con qualche accortezza in più rispetto a qualche altra blindatura del recente passato. Niente clausola, ad esempio, come accaduto con Vecino, con la consapevolezza di avere a che fare con un attaccamento differente rispetto all’altro Federico, Bernardeschi, che quell’ingaggio da top player lo ha sempre rifiutato con la maglia viola per andare a sposare la causa della Juventus. Chi vorrà portare via Chiesa alla Fiorentina dovrà sedersi al tavolo della trattativa. Come accaduto con Bernardeschi, tuttavia, ma con una scadenza lontana nel tempo, 2022, e sapendo di avere a che fare con un calciatore che alle spalle non viene spinto da venti bianconeri, ma da chi ha testa sulle spalle e sa cosa vuol dire indossare la maglia della Fiorentina. Gli estimatori non mancano di certo. Ma adesso, chi lo vorrà prendere,  non potrà più neanche far forza sull’aspetto emolumenti. Perché l’ingaggio di Chiesa, 20 anni compiuto poche settimane fa, è già di quelli importanti. Vicino ai 2 milioni netti. Qualcosa meno, ma con i bonus sarà quella la cifra che andrà a guadagnare.

Fin qui Chiesa era stato l’uomo di rappresentanza speso per tutto ed al massimo dalla società. Dalle maglie alle iniziative benefiche. Ma anche di maggior curiosità nella folla. Uno dei motivi per cui andare a vedere la Fiorentina, per intendersi, in questa rivoluzione povera che ha caratterizzato le recenti settimane fiorentine. Ora questi due ruoli saranno legittimati anche dal bonifico che la famiglia Della Valle farà pervenire sul conto del 25 viola. Adesso toccherà a lui trascinare questa Fiorentina. Senza dargli troppe pressioni, ma è chiaro che se da Babacar ci si attendeva tutti qualcosa di più visto che era il più pagato di questa rosa, adesso questo meccanismo scatterà anche per Chiesa. Fin qui è invece andato molto a corrente alternata. E da lui ci si attende quantomeno maggior continuità.

Certo immaginarsi un Chiesa a vita a Firenze, di questi tempi, è roba ancor più dura di quanto non lo sia stato nelle ultime annate. Non solo per un discorso di valanghe di denari che altri top club potrebbero garantirgli a differenza della Fiorentina, ma anche per discorsi di prospettive e ambizioni che con la situazione di impasse che si è venuta a creare attorno alla proprietà sembrano essersi decisamente ridimensionati. Intanto un primo tassello è stato messo. Chiesa a Firenze fino al 2022. Sulla carta. Toccherà alla Fiorentina invogliare uno dei migliori talenti del calcio italiano a voler sposare a vita, e nei fatti, non solo sulla carta, i colori di Firenze e della Fiorentina.

Intanto ecco la Spal. Gara che l’infermeria ha reso più ostica di quanto non la si potesse immaginare. Thereau, Laurini, Badelj non hanno recuperato. Due per nulla, uno, l’ex Empoli, forse per la panchina.  E per Pioli vincere al Paolo Mazza contro il fiorentino e tifoso viola Leonardo Semplici potrebbe essere più difficile del previsto. E’ tuttavia una missione tutt’altro che impossibile, per la Fiorentina. I valori sono diversi e dicono viola, ma non è certo un 2 fisso in schedina. Ripartire con tre punti è tuttavia un obiettivo da centrare a tutti i costi. Le scorie del doppio ko di Crotone e con la Roma ci sono ancora. E il vivacchiamento attorno alla metà classifica potrebbe farsi sempre più concreto in caso di passo falso a Ferrara. Anche perché all’orizzonte c’è un’altra trasferta, a Roma, contro la Lazio. E steccare la gara con la Spal potrebbe distruggere morale e convinzione di un gruppo che all’Olimpico avrà vita difficilissima.

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