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Toni: “Tenere Chiesa scontento è controproducente. Un altro anno a Firenze gli farebbe bene”
L’ex viola ha commentato la situazione relativa al giovane attaccante della Fiorentina anche alla luce dell’incontro che c’è stato in America tra la nuova proprietà e appunto Federico
L’ex attaccante della Fiorentina Luca Toni, a Lady Radio ha parlato dei temi caldi in casa viola, da Chiesa al mercato: “2006? Dopo aver fatto 30 gol con la Fiorentina avevo tante squadre che mi cercavano e volevo capire da Diego Della Valle quale fosse il progetto viola. Sarei rimasto ma con un importante adeguamento del contratto visto che mi erano arrivate offerte molto superiori a quella della Fiorentina. Purtroppo però l’idea dei Della Valle era di fare una Fiorentina non con contratti così onerosi e allora parlai con gli altri club che mi volevano. Poi successe Calciopoli e io dissi a Diego che sarei rimasto per dare una mano alla Fiorentina e che poi l’anno successivo ci saremmo seduti per risolvere la mia situazione, e andò esattamente così.
Chiesa? E’ un ragazzo molto intelligente e anche molto giovane. Federico valuterà anche la squadra che vorrà fare Commisso. Chiesa per me può solo crescere ed è tra i più forti in Italia. Molto dipende dai programmi della società secondo me che vedo la cosa dall’esterno. Bisogna trovare la soluzione che va bene a tutti. Tenere Chiesa scontento è controproducente per tutti. Se la Fiorentina vuole fare una squadra importante un altro anno in viola a Chiesa può solo far bene.
Dainelli? Bello che sia tornato a Firenze. Servono giocatori così, che hanno indossato la maglia della Fiorentina e sanno cosa vuole questa piazza. Commisso l’ho visto molto carico, con grande entusiasmo. Ci sono tutti i presupposti per far bene.
Tuo ritorno in viola 2012? Io sono stato baciato dal Signore in quella occasione. La Fiorentina voleva Berbatov ma successe quella cosa dell’aereo. Allora mi chiamò la Fiorentina e mi chiesero se volevo tornare, e io sono andato subito.
Simeone? E’ un buon attaccante ma lo vedo come prima punta. Non ha mai dimostrato di essere un attaccante da 20 gol in su. Per me è molto bravo nell’aiutare la squadra ma la Fiorentina ha bisogno di un bomer. Llorente? Viene da squadre importanti e non è certo uno finito, anche se tanto dipende dalle motivazioni del giocatore. Bisogna capire se ha voglia di mettersi in gioco”.