Toni: “Mi piacerebbe un futuro nella dirigenza viola, ma non dipende da me”

L’ex centravanti gigliato: “Momento viola? La cosa più brutta è la profonda spaccatura con la proprietà”

Luca Toni, ex bomber della Fiorentina, ha parlato a margine di un evento a Montecatini. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Radio Bruno: “Non mi sarei mai aspettato una Fiorentina che rischia di retrocedere all’ultima giornata, penso nessuno se l’aspettasse. Però nel calcio può succedere, ma dipende ancora tutto da loro e devono cercare di fare una grande partita e chiudere questa annata molto brutta”.

“Crollo? Non so cosa possa essere successo, sono cose molto delicate. La situazione è particolare, i tifosi non meritano la Fiorentina in questa posizione. Ma la cosa più brutta è la profonda spaccatura con la proprietà. Con l’auspicio che domenica vada bene, penso che sistemare questo grande problema sia la cosa più importante. Non so se siamo arrivati alla fine del rapporto, penso solo ce sia un peccato si sia arrivati a questo. La famiglia Della Valle è molto importante e ha speso tanto per la Fiorentina. Dall’altra parte, i tifosi sono molto calorosi e vogliono una grande Fiorentina. L’importante è che entrambe le parti tornino ad avvicinarsi. Sicuramente i tifosi viola non meritano una Fiorentina così in basso. I viola devono tornare a giocarsi un posto in Europa”.

“La sfida di domenica? La Fiorentina è molto più forte del Genoa, è in una situazione di classifica migliore, ci sono tutti i presupposti perché vada bene. Però ci sarà un clima molto teso. Dipende tutto dai giocatori viola: devono dimostrare l’attaccamento a questa maglia e le qualità che hanno per vincere questa partita”.

“Prandelli? Sarà una partita molto difficile per lui, piena di emozioni. Ma soprattutto penso lo sarà perché è l’allenatore del Genoa e i rossoblu sono messi peggio. Farà di tutto per fare un risultato positivo, perché non farlo vorrebbe dire retrocedere che anche dall’altra sponda sarebbe una bella tragedia sportiva. Un futuro nella dirigenza viola? Sì, mi piacerebbe. Ho fatto tre anni stupendi a Firenze, ho fatto la storia di questa società importante. Ma non dipende da me. Ci vuole anche qualcuno che mi chiami”.