Rassegna Stampa
Toni e Pazzini incoronano Vlahovic. Lui vuole stare con i piedi per terra
Gli elogi dei due ex attaccanti viola. La settimana particolare di Dusan, tra sushi e Playstation
La voglia di imparare dai più forti e di non accontentarsi è il segreto di Dusan Vlahovic. Che, soprattutto in questa settimana, cerca di rimanere con i piedi per terra. Nonostante i complimenti piovuti addosso da sabato. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
E anche due grandi ex attaccanti viola come Toni e Pazzini lo elogiano dai gradoni del Bozzi. Proprio dove Vlahovic ha iniziato la sua carriera viola in Primavera. «Con Vlahovic finalmente la Fiorentina ha trovato un centravanti forte e giovane su cui costruire il futuro. E quando c’è anche Ribéry in campo gioca meglio pure lui, perché a Franck piace far segnare gli altri più che far gol lui», dice Toni che con il francese ha giocato nel Bayern. Il «Pazzo» poi elogia le movenze del serbo: «Sono da giocatore vero e se continua su questa strada può fare grandi cose».
Il serbo in effetti è cresciuto molto da quando è arrivato alla Fiorentina. E la tripletta di Benevento unita ai 12 gol fatti finora lo stanno consacrando anche a livello europeo. Perciò non è facile rimanere quello di sempre. Ossia il ragazzo educato (è sempre il primo a salutare) e riservato allo stesso tempo. Con il sushi, la musica trap e la Playstation unici vizi. Oltre al Fantacalcio dove punta ovviamente anche su se stesso.
A Firenze vive guarda caso a Coverciano, una zona già di per sé a vocazione calcistica.
I grandi del calcio italiano a un passo sono un segno del destino per uno che ai grandi si è sempre ispirato. Dall’idolo Ibrahimovic che ritrova domenica, passando per l’amico Milenkovic che va ad abbracciare dopo ogni gol e che frequenta anche fuori dal campo, fino a Ribéry. Soprattutto il francese è foriero di consigli che lui prende alla lettera, come quelli degli allenatori che hanno saputo valorizzarlo. Montella prima e Prandelli ora.
Non è stato sempre così perché la panchina non gli è mai piaciuta troppo. Ma ora Vlahovic ha capito che la fiducia va guadagnata con il lavoro e soprattutto con i gol. Tanto che non ha più esultato alla Depay, per non apparire un provocatore. La Fiorentina lo coccola visto che è anche una vittoria della società che ha voluto puntare su di lui. Ma il suo contratto scade nel 2023 e le due parti non hanno trovato ancora l’intesa. La Fiorentina lavora sottotraccia per arrivare a un accordo ma c’è da battere anche le lusinghe di club italiani ed europei importanti, perché Vlahovic fa sempre più gola.