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Toni: “Chiesa e Castrovilli forti, ma diversi da Fiore e Jorgensen. La Viola mi ha rigenerato”

Le dichiarazioni del campione del mondo 2006 sul presente della squadra viola

L’ex centravanti della Fiorentina, Luca Toni, ha parlato a Radio Bruno:

DAINELLI. “Sapevo che Dainelli non avrebbe mai segnato su corner, per cui gli dicevo di stare fermo e di portarmi via la marcatura per farmi segnare a me. Da dirigente l’ho visto bene, con molta voglia. Ha trovato un lavoro che gli piace e penso che anche per la Fiorentina sia importante mettere dentro la società persona che conoscono la piazza”.

CASTROVILLI E CHIESA. “Sono due giovani molto forti. Io avevo Fiore e Jorgensen che erano diversi rispetto a loro. Devo dire che io ho fatto tanti gol perché avevo una squadra che giocava per me. Castrovilli è un profilo interessante perché migliora a vista d’occhio. Chiesa è partito così e così, ma poi si è ripreso, sicuramente insieme fanno una bella coppia”.

RIBERY.“Insieme eravamo una bomba, infatti al Bayern abbiamo vinto tutto. Quando ho saputo che non avrebbe rinnovato coi bavaresi ci siamo visti a cena e gli ho proposto di andare alla Fiorentina per dimostrare di valere ancora tanto”.

ESPERIENZA IN MAGLIA VIOLA. “Nel 2006 stavo alla grande, venivo da un mondiale vinto ed ero al top della forma. Quando tornai nel 2012 colsi al volo l’occasione che la Fiorentina aveva bisogna di un attaccante, e per me fu rigenerante, perché poi feci tre grandi stagioni a Verona”.

IACHINI. “Lo conosco, ci voleva un allenatore che desse una scossa all’ambiente. Fa lavorare tanto e che sa far crescere i giovani. Lo ritengo importante per realizzare un progetto serio”.

 

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